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Da Satta a Grillo, nel 2010 Giulia Moi si candidò con l’Upc

di Alessandro Pirina
Da Satta a Grillo, nel 2010 Giulia Moi si candidò con l’Upc

SASSARI. Con quasi 63mila voti la grillina Giulia Moi ha battuto al fotofinish l'altro candidato sardo Nicola Marini ed è riuscita a staccare il biglietto per Strasburgo. Grazie a questi numeri l'euro...

28 maggio 2014
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SASSARI. Con quasi 63mila voti la grillina Giulia Moi ha battuto al fotofinish l'altro candidato sardo Nicola Marini ed è riuscita a staccare il biglietto per Strasburgo. Grazie a questi numeri l'europarlamentare può essere senza dubbio incoronata regina delle preferenze, ma in passato le cose non andarono allo stesso modo. Anzi. Nel 2010, infatti, la Moi tentò di conquistare un seggio nel Consiglio provinciale di Cagliari, ma i voti ottenuti furono appena 16. La futura europarlamentare a 5 Stelle si presentò nella lista dell'Upc, il partito fondato da Antonio Satta dopo il divorzio da Clemente Mastella, a sostegno del candidato a presidente del centrosinistra Graziano Milia, che vinse al ballottaggio, ma un anno dopo si dovette dimettere per una condanna per abuso d'ufficio. Giulia Moi, allora 39enne, maturità classica a Sanluri e laurea in Scienze biologiche a Cagliari, sul santino targato Upc si presentava come consulente per la tutela dell'ambiente, import export prodotti naturali e ricercatrice al King's College of London, dove, unica sarda e italiana presente, aveva conseguito il più alto titolo accademico internazionale di "doctor" in "philosophy". Un curriculum vitae importante che, però, elettoralmente le servì a ben poco. Alle provinciali la Moi non andò oltre le 16 preferenze, stessi voti del candidato degli indipendentisti di Malu Entu. Peggio di lei, nel collegio Cagliari 9, solo il Partito comunista dei lavoratori e Forza Nuova. «Forse l'avrò vista un paio di volte – racconta Antonio Satta, segretario dell'Upc, già numero due dell'Udeur –, ma non credo di averci mai parlato. Ricordo però quando si candidò con noi. L'Upc era appena nata in contrapposizione alla scelte personalistiche di Mastella, che tradì Prodi e passò a destra. Noi fondammo l'Unione popolare cristiana proprio per riaffermare la nostra appartenenza al centrosinistra. Da allora della Moi non avevo più sentito parlare, fino a quando non si è candidata con i 5 Stelle». La Moi, infatti, solo a febbraio è stata scelta dai militanti per rappresentare il Movimento alle Europee nel collegio insulare. «Alla neo parlamentare faccio gli auguri di buon lavoro – conclude Satta –. Io sono contro l’antipolitica di Grillo, che non ha un progetto né un programma, ma sono felice per l'elezione di Giulia Moi. Chissà che anche quella breve esperienza con l'Upc non possa esserle utile per difendere al meglio la Sardegna in Europa».

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