La Nuova Sardegna

Dopo la lettera del Movimento sulla Legge

Zona franca, il prefetto convoca la Giunta

CAGLIARI. La legge sulla Zona franca c’è, il Consiglio regionale l’ha approvata nel 2013, ma è finita in quale «congelatore». All’inizio della legislatura il consigliere regionale Modesto Fenu...

31 maggio 2014
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CAGLIARI. La legge sulla Zona franca c’è, il Consiglio regionale l’ha approvata nel 2013, ma è finita in quale «congelatore». All’inizio della legislatura il consigliere regionale Modesto Fenu (Movimento Zona franca) lo aveva detto: si sarebbe «rivolto al prefetto per sollecitare un chiarimento sulla mancato avvio della procedura». Il prefetto Alessio Giuffrida gli ha risposto: Martedì 10 giugno, alle 10, ha convocato il presidente della Giunta, gli assessori all’Industria, agli Enti locali e al Bilancio, la Capitaneria di porto, l’Agenzia dell dogane e quella delle entrate, per «un confronto sul mancato avvio delle zone franche in Sardegna», com’è scritto nella lettera d’invito alla riunione. In ipotesi, la Regione potrebbe rischiare di essere commissarita per «non aver rispettato le scadenze previste dalla legge sui confini delle aree franche e sulla successiva estensione della fiscalità di vantaggio a tutta l’isola». Di certo la lettera di convocazione è una vittoria per Modesto Fenu: «È il tempo di mettere fine all’inerzia – ha detto – e di rendere operative norme che hanno concluso da tempo il loro percorso legislativo e amministrativo». Secondo il consigliere regionale, «proprio grazie all’intervento del prefetto ci sia l’attesa svolta, per poi agire con tempestività ed efficacia». Ma al di là delle scadenze, è chiaro che il caso Zona franca è soprattutto politico e nella campagna elettorale di febbraio per le Regionali ha contrapposto più volte centrodestra (favorevole a prescindere) e centrosinistra che ha sempre avuto delle perplessità. «È vero – ha detto Modesto Fenu – ma la campagna elettorale è finita e di Zona franca bisogna ritornare a parlare, a discutere senza pregiudizi, come chiederò di fare al Consiglio con una mozione». Nel frattempo, però, c’è la legge, come hanno ribadito anche l’ex assessore alla Programmazione Alessandra Zedda (Forza Italia) e il capogruppo del Psd’Az Christian Solinas, nel sostenere ancora le iniziative del Movimento. «Noi chiediamo certezze per il futuro della Zona franca», ha aggiunto Fenu dopo aver ribadito: «È uno strumento decisivo per il rilancio dell’economia sarda con evidenti vantaggi a favore delle famiglie e delle imprese». Secondo alcuni studi – ha sottolineato – una famiglia monoreddito con due figli a carico risparmierebbe oltre 260 euro l’anno grazie alla zona franca. Allo stesso tempo sarebbero significativi i benefici per le imprese isolane che così riuscirebbero a recuperare il divario del maggior costo industriale, è intorno al 20 pere cento, rispetto alla concorrenza. Anche i Comuni avrebbero maggiori entrate. «Posso capire le perplessità di qualcuno anche se in questi mesi più di uno nel centrosinistra s’è ricreduto. Poi su i benefici non ci sono dubbi: nuove zone franche continuano a essere aperte in Europa e anche in Italia. Dobbiamo farlo anche noi, ma entro il 2016 altrimenti salterà tutto». (ua)

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