La Nuova Sardegna

Volo Alghero-Roma, si rischia il caos

di Alfredo Franchini
Volo Alghero-Roma, si rischia il caos

Dal 6 giugno dovrebbe tornare Alitalia, ma il 17 il Consiglio di Stato potrebbe riassegnare la rotta a Livingston

04 giugno 2014
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CAGLIARI. Dentro o fuori: è la dicotomia che racchiude i problemi dell’innovazione e della ricerca in Sardegna rispetto allo sviluppo. L’isola è sicuramente «dentro» al futuro per quanto riguarda la banda larga, purtroppo più vicina al «fuori» per innovazione e numero di brevetti.

Digitale. Nella classifica nazionale delle regioni per quanto riguarda la banda larga, la Sardegna ha un ottimo piazzamento: è quinta, dopo Lombardia, Puglia, Lazio e Sicilia. Nella nostra isola solo il 2.4per cento della popolazione risulta scoperta dalla banda larga (su rete fissa e mobile).

Un risultato migliore rispetto alle regioni più ricche come Emilia, Friuli, Piemonte, Toscana, Trentino, Veneto; (la media nazionale è del 3,5 per cento). L’Europa ha chiesto all’Italia di fornire in modo uniforme a tutto il Paese i servizi che consentono l’accesso a internet a una velocità superiore rispetto ai tradizionali modem, ma il piano del governo è slittato di un anno. La Sardegna si è avvantaggiata per la copertura dei servizi internet, dalla presenza di Tiscali e anche per le politiche attive messe in atto dalla Regione sul tema della ricerca con una legge del 2007.

Confapi.Le imprese, a tutti i livelli, hanno bisogno di ricerca. Francesco Lippi, presidente della Confapi, ricorda le priorità delle aziende: «Ci sono alcuni temi prioritari per le imprese: dall’accesso al credito alla semplificazione burocratica; dal costo del lavoro all'internazionalizzazione e all’innovazione».

Innovazione.Luci e ombre sulla ricerca nei dati forniti dal Crenos, il centro di ricerche economico delle Università di Cagliari e Sassari. Per quanto riguarda la spesa in ricerca e sviluppo la Sardegna è al 189° posto in Europa, tredicesima in Italia ma in crescita rispetto al 2007. Il numero di pubblicazioni scientifiche ogni mille abitanti vede l’isola al 152° posto in Europa ma davanti alle regioni del Mezzogiorno. Con 898 pubblicazioni la Sardegna rientra in una fascia che comprende diverse regioni francesi e portoghesi.

Laureati. Nel Mezzogiorno la quota di laureati nella fascia di popolazione compresa tra 30 e 34 anni è cresciuta tra il 2005 e il 2012 (è al 17,7%) ma risulta inferiore rispetto a quella del Centro Nord (24%). Un andamento che si registra per l’incidenza sulla popolazione nelle materie scientifiche. Al Sud i dati migliori per i laureati in materie scientifiche si registrano in Campania (10,4 ogni mille abitanti), Abruzzo (9,5) e Calabria (8,9); la Sardegna è andata in crescendo e ha raggiunto quota 8,3 laureati in materia scientifiche ogni 1.000 abitanti. Purtroppo poi molti vanno via dall’isola.

Brevetti.Uno dei principali indicatori con cui si misura l’innovazione è il numero di brevetti depositati all’Ufficio europeo. La Sardegna è al 193° posto in Europa (su 269) con un numero di brevetti pro capite pari a 10,3, vicino a quello di alcune regioni portoghesi e greche. In Italia seguono il risultato della Sardegna solo Calabria e Molise. Si distinguono le regioni del Nord, su tutti Friuli ed Emilia con 144 e 138 brevetti pro capite.

Tecnologie. Le regioni con la maggiore vocazione per la brevettazione Ict sono Valle d’Aosta, Liguria, Sicilia e Marche con oltre il trenta per cento dei brevetti nel campo delle tecnologie mentre per la Sardegna questi rappresentano solo il 9%.

Ricercatori. In Italia si è registrato un aumento degli addetti nella ricerca tra il 2000 e il 2011; poi l’incremento si è fermato. L’Abruzzo è la regione meridionale che presenta il più alto numero di addetti nel settore, (2 ogni 1000 abitanti) davanti alla Campania (1,9) e alla Sardegna (1,7).

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