La Nuova Sardegna

«Pronti a ridiscutere il progetto Eleonora»

di Felice Testa

L’ad della Saras Massimo Moratti a Cagliari per firmare un protocollo d’intesa con l’università

10 giugno 2014
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CAGLIARI. «C’è un bene in più in Sardegna, oltre alle bellezze dell’isola, alla cultura e al mare: il gas nel sottosuolo». L’amministratore delegato della Saras, Massimo Moratti, nell’aula magna della facoltà di Ingegneria di Cagliari, risponde alla domanda sulla disponibilità, sua e dell’azienda, a riscrivere interamente il progetto di trivellazione “Eleonora” per la ricerca di idrocarburi, accolto con molte critiche dalla popolazione di Arborea.

«Siamo disposti a fare in modo che venga capito – precisa –. Non abbiamo intenzione di danneggiare nessun territorio. Siamo convinti di trovare quantità rilevanti di gas nel sottosuolo dell’isola, non andiamo avanti in modo avventuroso. Siamo abbastanza sicuri che ci sia un giacimento importante, ma non vogliamo creare situazioni di polemica e di conflitto. Se l’obiettivo è quello di raggiungere una soluzione più giusta per tutti, compresa la nostra esigenza di andare a vedere cosa c’è nel sottosuolo, perché non riscrivere i termini dell’intervento condividendolo con la popolazione? Se riusciamo a trovare un modo condiviso, siamo sempre a disposizione. Altrimenti c’è il rischio di andare avanti eternamente su posizioni contrapposte e non serve a nessuno».

Massimo Moratti e il rettore dell’università di Cagliari, Giovanni Melis, hanno firmato, ieri, il rinnovo del protocollo d’intesa siglato nel 1999, che ha permesso l’ingresso nel Gruppo Saras a 220 tirocinanti dell’ateneo cagliaritano, con lo scopo di progettare e sviluppare tecnologie in campo industriale, attraverso studi e attività didattico-scientifiche mirate alla ricerca per l’innovazione. Un obiettivo al quale si aggiunge l’esigenza di dare supporto agli studenti e trasferire loro competenze, attraverso seminari in aula, e strumenti pratici, grazie a stage o training aziendali e borse di studio che permettano loro di avvicinarsi a nuove opportunità professionali, nello specifico ambito aziendale e in altre realtà industriali.

Rivolto agli studenti, Massimo Moratti si sofferma sulla crisi economica con un messaggio da imprenditore coraggioso: «Questo non è uno dei momenti più felici ma nessuno di noi ha intenzione di farsi spaventare troppo dalla crisi. Bisogna cercare di razionalizzare le risorse, di tagliare gli sprechi, però bisogna stare attenti nel tagliare perché alla fine c’è il rischio di restare con un remo solo in barca. L’ingresso di un gruppo internazionale, una delle più grandi aziende al mondo del settore, non deve essere motivo di preoccupazione. Un partner forte è semmai una garanzia in più. La nostra raffineria, legata alla storia della mia famiglia, alla storia di mio padre Angelo, è in Sardegna, abbiamo il 99% di personale sardo e speriamo di essere visti dai sardi come gente che lavora e vogliamo restare in Sardegna».

Alla firma del protocollo d’intesa, erano presenti Maurizio De Pascale, presidente di Confindustria Sud Sardegna, Alberto Scanu presidente regionale di Confindustria, Francesco Marini, direttore dello stabilimento Saras.

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