La Nuova Sardegna

Nel bacino tedesco 120 teatri e 200 musei

Nel bacino tedesco 120 teatri e 200 musei

L’enorme area mineraria e siderurgica: migliaia di monumenti industriali e di aree per il tempo libero

22 giugno 2014
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Nella più grande area industriale d’Europa, la Ruhr, in Germania, i numeri della trasformazione di un enorme bacino minerario e siderurgico hanno proporzioni tedesche. Tenendo conto che si tratta di un processo di trasformazione che vede, in parallelo, la Germania ancora come maggior produttore d’acciaio d’Europa. Con quasi 560 milioni di euro di investimenti, la Ruhr è una delle aree tedesche che può vantare il più efficiente sistema di infrastrutture. Si contano 1.000 monumenti industriali, 120 teatri, 200 musei, migliaia di aree per il tempo libero ed attrezzature sportive. Un sistema di attrazione turistica che permette un’affluenza superiore ai 2 milioni di visitatori all’anno, garantendo più di 30.000 posti di lavoro. I siti industriali e minerari sono diventati altra cosa. un esempio, tra i tanti, l’ex gasometro di Duisburg, riempito d’acqua e diventato il più grande sito artificiale sottomarino d’Europa frequentato, ogni anno, da centinaia di sub. L’ultimo intervento previsto di risanamento ambientale nella Ruhr è una pista ciclabile di sessanta chilometri che collegherà Dortmund a Duisburg. Fa parte del piano per incoraggiare l’uso della bicicletta nella regione Nordreno-Westfalia, dove sono già state costruiti 7.700 km di piste ciclabili con un investimento di 1,4 miliardi di euro. Il “Complesso industriale e minerario Zollverein” è il luogo simbolo dell’intera Rhur. La “Zeche Zollverein” sorge nel 1847 e già da allora la sua struttura, utilizzata per la sola estrazione del carbon fossile, è la più grande e moderna al mondo. Venne chiusa, dopo 135 anni di attività, nel 1986 e da lì partì il più colossale progetto di risanamento e riconversione industriale in Europa. La miniera che produceva carbone venne trasformata in una fabbrica d’arte, di cultura e di spettacolo. L’intero impianto, una straordinaria testimonianza di archeologia industriale, invece di essere abbattuto, venne acquistato dalla città di Essen e dalla Regione, recuperato e destinato a un futuro completamente diverso da quello per il quale era stato progettato. Oggi ospita diverse sale dove è possibile assistere ad esposizioni permanenti, concerti, balletti, mostre e rappresentazioni teatrali. Nel 2001 la Zeche Zollverein, sede del museo permanente della Rhur, è stato proclamata dall’Unesco patrimonio dell’umanità. (f.t.)

In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative