La Nuova Sardegna

Santo Stefano, avamposto sardo all’Expo 2015

di Giampaolo Meloni
Santo Stefano, avamposto sardo all’Expo 2015

L’Uvet, che l’anno scorso ha riaperto lo storico villaggio, è partner della grande manifestazione milanese

30 giugno 2014
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INVIATO ALLA MADDALENA. Anche la Sardegna sarà presente all'Expo Milano 2015. I sapori del comparto enograstronomico saranno il biglietto da visita sardo per milioni di visitatori che arriveranno da tutto il mondo nei 180 giorni tra i padigliglioni.

A lanciare l'idea è Luca Patanè, il presidente del gruppo Uvet che si è aggiudicato la gestione del Santo Stefano Resort per i prossimi 18 anni, rilevandone il controllo dopo il crollo della gestione Valtur e il passaggio successivo a un fondo americano.

L'investimento è stato presentato sabato sera tra le calette incantevoli dell'arcipelago della Maddalena, nell'impianto turistico incastonato sul fronte mare della piccola isola, tra graniti e ginepri. Con il turismo si cerca di restituire piena vitalità al compendio per tanti anni interdetto all'accesso pubblico dalla presenza militare e dalla base per sommergibili atomici.

Santo Stefano sarà la prima isola all'Expo, ha proposto Patanè, lanciando l'ipotesi al sindaco Angelo Comiti che tiene sempre alta l'attenzione sulla necessità di rilancio dell'isola della Maddalena, la sola abitata, e dell'intero arcipelago: «A un certo punto credevamo di avere perduto questo posto – dice Comiti –, immaginando si potesse allungare l'elenco dei luoghi chiusi, delle incompiute, dopo le ingiurie subite dalle vicende del G8 e insieme anche del tempo».

La presenza all'Expo prenderà forma con tutta probabilità attraverso un padiglione della ristorazione che proporrà al pubblico mondiale tutti i piaceri e le specialità isolane della terra e della tavola. L'idea è tutta da mettere in pratica. Ma Patanè conta di agire rapidamente, partendo proprio dall'investimento avviato a Santo Stefano.

Uvet è un polo distributivo del turismo con un giro d'affari di 2,2 miliardi di euro. Sarà tra i grandi partner di Expo2015 con oltre 500mila biglietti d'ingresso da commercializzare attraverso la propria rete nazionale e internazionale.

Il gruppo guidato da Luca Patanè è impegnato su più fronti per l'Esposizione universale di Milano. Il gruppo è partner e rivenditore ufficiale (“Preferred authorized ticket reseller”) nel progetto Made of Italians, che conta di portare un milione di italiani emigrati all'estero a visitare l'Expo. Per gestire quest'attività e offrire servizi integrati è stata costituita Made in Uvet, una società che tende promuovere una rete di operatori del settore turistico e ricettivo (alberghi, ristoranti, trasporti, attività leisure, ecc.) con l'obiettivo di creare un «prodotto italiano di eccellenza», ritagliato sulle esigenze specifiche dei singoli visitatori.

Patanè, che è anche presidente in Italia di Confturismo, racconta di essersi innamorato della “location” Maddalena-Santo Stefano e di non avere saputo resistere all'impulso di resuscitare l'impianto turistico. «L'operazione è riuscita pienamente», è il bilancio a inizio stagione.

L'ingresso nella struttura risale allo scorso anno. Le porte del resort sono state riaperte a stagione iniziata (era il 18 luglio), ora che siamo a fine giugno, sono già quasi al completo le 40 family room. Le previsioni per la stagione sono tuttavia da tutto esaurito. «Abbiamo deciso di investire fortemente nel resort management e con questa determinazione ci siamo aggiudicati la gestione e commercializzazione esclusiva del Santo Stefano Resort».

I lavori di ristrutturazione sono cominciati a inizio anno, con cura particolare per il design. Ma ci sarà da fare ancora per due anni, fa sapere l'amministratore delegato di UvetItn Travel Network, che si occupa della gestione diretta del resort. «La scelta di rinnovare il nostro impegno nella gestione del Clubviaggi resort Santo Stefano – osserva Patanè – è anche motivata dall'intenzione di continuare a dare alla nostra rete Clubviaggi l'opportunità di proporre ai clienti un prodotto esclusivo, innovativo e di qualità garantita».

Altri investimenti in Sardegna? «Ci guardiamo intorno, ma non nascondo che Caprera sarebbe un sogno».

Intanto, dopo i riscontri incoraggianti, le attenzioni sono ora tutte dedicate a migliorare il Santo Stefano. Senza trascurare lo spettacolo, la cui direzione artistica è stata affidata al comico Peppe Quintale.

Meno rilassanti sono gli scenari che ricorda il sindaco Comiti, solo parzialmente alleggeriti dall'investimento turistico. Le note sul G8 e i suoi sconquassi sono sempre presenti: «I numeri lo sostengono: le strutture realizzate in quel disgraziato 2007 hanno prodotto 150mila metri quadrati, di cui 40mila coperti e ristrutturati, con una capacità di ormeggio per 470 posti barca. Un patrimonio che definire incompiuta è troppo poco».

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