La Nuova Sardegna

Pigliaru: «Via la Conservatoria, lo stesso lavoro lo può fare l’assessorato»

Pigliaru: «Via la Conservatoria, lo stesso lavoro lo può fare l’assessorato»

La struttura costa troppo. Sarà costituito un fondo per comprare le aree pregiate, come Budelli e Malu Entu

09 luglio 2014
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CAGLIARI. Il presidente Pigliaru è sorpreso dalle polemiche degli ambientalisti: «La tutela dell’ambiente è una delle nostre bandiere. Faceva parte della nostra campagna elettorale e non è cambiato niente». Per avvalorare la tesi, il presidente della Regione annuncia la costituzione di un Fondo per l’acquisizione di tutte quelle porzioni di territorio che hanno un alto pregio ambientale». Era questo il motivo per cui era nata la Conservatoria delle coste: il principio ispiratore - ha detto Pigliaru - e noi, con l’istituzione di un Fondo, «procederemo all’obiettivo di assoluta tutela. Siamo convinti che lo sviluppo non può che passare dalle risorse naturali».

Nei giorni scorsi un gruppo di ambientalisti e di intellettuali aveva contestato il commissariamento della Conservatoria delle coste, l’agenzia regionale istituita dalla giunta Soru nel 2007 per tutelare e valorizzare gli ecosistemi costieri. La proposta dell’assessore all’Ambiente, Donatella Spano, aveva suscitato l’indignazione degli ambientalisti ma Pigliaru assicura che non cambia niente.

«Per la giunta – dice – c’è sempre la massima attenzione all’ambiente, dunque, ma anche la giusta attenzione per le spese: il lavoro svolto dalla Conservatoria può essere fatto all’interno dell’assessorato». Sulla costituzione di un Fondo che dovrà acquisire i beni di grande pregio, l’esecutivo regionale è ora al lavoro per definire la disponibilità finanziaria.

«Il meccanismo è semplice, come quello che ha ispirato in Francia il modello della Conservatoria delle coste». Ma senza avere i costi di una struttura pesante.

«Dobbiamo pensare a una gestione patrimoniale complessiva», ha sottolineato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, che sarebbe favorevole, per esempio, all’acquisizione di gioielli «di forte valore simbolico» come l’isola di Budelli nell’arcipelago della Maddalena e a quella di Malu Entu, al largo delle coste occidentali: «Non entro nel merito ma sono favorevole all’acquisizione delle porzioni costiere di maggior pregio».

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