Atenei, Sassari tiene: scambi europei al top Cagliari arretra
I piazzamenti nelle tabelle elaborate da Censis- Repubblica Dopo i voti dati dal Sole 24 Ore recuperate molte posizioni
SASSARI. Cambiano le classifiche, mutano gli indicatori di valutazione e rispunta il sole: l’università sarda vede di nuovo rosa. Almeno in parte. L’ultima graduatoria di Repubblica-Censis appena arrivata in edicola contiene sui due atenei dell’isola giudizi in larga misura buoni. E, e a ogni modo, ben diversi da quelli sfavorevoli dati dal quotidiano economico-finanziario di Confindustria appena un mese fa. Nella sostanza Sassari perde un paio di posizioni, ma tiene rispetto al 2013-2014. Conferma infatti il trend in ascesa negli scambi internazionali e così migliora nettamente il risultato finale nelle relazioni europee rispetto allo scorso anno, soprattutto grazie alle borse per l’Erasmus e per il placement (lavoro + studio all’estero). Alghero, poi, conserva il primo posto in Italia per la didattica in Architettura. E più in generale l’università turritana riconquista buone posizioni in altri campi. In estrema sintesi, non va male, sempre nel quadro nazionale, neppure Cagliari. Che però perde cinque posizioni nell’elenco dei grandi atenei rispetto al recente passato.
Le statistiche. Le informazioni fornite da Censis-Repubblica sono estremamente analitiche, dettagliatissime, accompagnate da parecchi elementi esplicativi che aiutano a comprendere meglio come si è arrivati a certe votazioni. Conseguenza: lo spaccato che ne scaturisce fotografa la realtà in maniera più efficace di altre classifiche. E tutto questo nonostante per la ricerca scientifica - dove esistono parametri di raffronto internazionali di frequente non omogenei e quindi non sempre confrontabili - si debba in qualche maniera fare un discorso a sé decisamente più articolato.
Caso per caso. Ma ecco qualche particolare in più. I voti vanno da 66 a 110. Manca la lode ma è come per la laurea. La classifica appena pubblicata tiene conto di sei ripartizioni. Non solo suddivide il “Belpaese dell’accademia” in atenei statali mega, grandi, medi e piccoli. Ma tiene perlopiù separati i politecnici. E colloca in un elenco del tutto differente le università private.Nella graduatoria generale Cagliari vede peggiorare la propria posizione circa alcuni aspetti. Per i servizi offerti (in certi casi più dall’Ersu che dall’amministrazione d’ateneo) il voto resta 81/110. Ma per le borse di studio e altri interventi si scende dal 96 dell’anno scorso a 93. Per le strutture tutto uguale. Per il web 10 punti in meno: da 95 a 85. Internazionalizzazione: da 81 a 78. Nella media complessiva si passa dall’87,3 di 12 mesi fa all’84,4 di oggi: -2,9 il punteggio finale.
Il quadro. Nella graduatoria generale rispetto all’anno scorso, Sassari scende dal terzo al quinto posto. Ora si piazza così tra Modena e Macerata. E questo perché tutti i fattori di riferimento presi in considerazione (servizi, borse, strutture e informatica) sono in calo. Tutti a eccezione appunto di quello importantissimo riferito agli scambi internazionali. Sempre più numerosi gli studenti in arrivo da altri atenei o in uscita verso università europee o di altri continenti. In crescita anche i visiting professor da una parte e dall’altra del mare. Così, in questo caso, c’è stato un notevole balzo in avanti, così com’era già stato documentato nelle scorse settimane, in occasione dell’elezione del nuovo rettore, Massimo Carpinelli, dalle stesse statistiche interne dell’accademia turritana. Dall’87/110 del 2013-2014 si è andati al 103/110 di oggi: un salto di 16 punti. Questo particolare aspetto dimostra come gli iscritti sassaresi si stiano proiettando sempre più verso il resto del mondo: grazie anche a contributi della Regione nei sussidi, in genere più alti di altre zone d’Italia, alla sensibilizzazione delle nuove generazioni fatta a Sassari e all’organizszazione impeccabile delle trasferte in chiave locale. Ma questo non può comunque far dimenticare completamente il raffronto negativo finale rispetto ai 12 mesi precedenti. Bilancio determinato dalle valutazioni su servizi, borse strutture e informatica: -5,3 in totale, più elevato che per Cagliari.
Il precedente. Ma certo tutti i giudizi dati dal Censis sull’università sarda appaiono più positivi della recente classifica nazionale elaborata dal Sole 24 Ore. In quell’elenco - tranne sempre che per gli scambi internazionali - i due storici atenei dell’isola figuravano agli ultimi posti. Sassari era 49esima su 61 atenei statali con un punteggio di 35 su cento, lungo la stessa linea di Campobasso. Cagliari ancora più in basso, al numero 53, con 32 punti, come L'Aquila e Cassino.
Gli indicatori. Nella circostanza erano però stati presi in considerazione anche parametri valutativi diversi. Nel calcolo si andava dalle percentuali di occupazione raggiunte nei primi 12 mesi dopo la laurea alla "dispersione", ossia la percentuale d'immatricolati iscritti al secondo anno nella stessa università. Proprio l’inserimento di questi indicatori aveva suscitato le reazioni degli attuali rettori: Attilio Mastino, a Sassari in carica sino a novembre, e Giovanni Melis (il cui mandato. a Cagliari, scadrà nel 2015). Entrambi avevano rimarcato quanto e come le condizioni economiche e sociali dell’isola penalizzino le loro sedi. Un aspetto generale da tenere necessariamente in conto per tracciare un bilancio completo della situazione reale.
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