La Nuova Sardegna

Proposta di Legge

Il Centro democratico: niente vitalizio ai condannati

CAGLIARI. Terza proposta di legge sul caso vitalizi pagati agli ex consiglieri regionali eletti fino alla scorsa legislatura, perché per quelli in carica il privilegio è stato abolito da chi li ha...

25 luglio 2014
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CAGLIARI. Terza proposta di legge sul caso vitalizi pagati agli ex consiglieri regionali eletti fino alla scorsa legislatura, perché per quelli in carica il privilegio è stato abolito da chi li ha preceduti nell’aula di via Roma. Dopo quelle presentate da Forza Italia e dal Pd, è il Centro Democratico a porre lo stesso limite invocato da tutti: bisogna aver compiuto i 65 anni per incassare l’assegno mensile. Ma c’è anche una barriera ed è questa: «Il vitalizio – scrivono i consiglieri regionali Roberto Desini e Annamaria Busia – non potrà essere pagata agli ex onorevoli condannati in maniera definitiva e fino a quando non risarciranno il danno provocato all’amministrazione pubblica». Un terzo paletto è il criterio unico per quantificare l’assegno a prescindere dalla legislatura in cui il consigliere è stato eletto e senza possibilità di deroghe. Ancora l’assegno di reversibilità (pagato agli eredi) potrà essere incassato per massimo 2 anni, ora sono 26. Infine, il consigliere potrà rinunciare in qualunque momento all’assegno e comunque il vitalizio non potrà essere cumulato con altri stipendi o indennità per incarichi nell’amministrazione pubblica.

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