Sollievo in Gallura. Nicola Sanna lancia Porto Torres
SASSARI. La nota della Regione ha fatto tirare un enorme sospiro di sollievo a Olbia. Le prime notizie sull’accorpamento con Cagliari, e dunque il trasferimento della sede dell’authority, avevano...
SASSARI. La nota della Regione ha fatto tirare un enorme sospiro di sollievo a Olbia. Le prime notizie sull’accorpamento con Cagliari, e dunque il trasferimento della sede dell’authority, avevano raggelato la città. Poi, quelle poche righe arrivate da Cagliari hanno riportato il sorriso in viale Isola Bianca. Probabile che fra 90 giorni il governo porti avanti la sua idea di accorpare le due autorità portuali, ma intanto questo stop viene visto in chiave positiva. «Che la riforma sia saltata è una buona notizia – afferma Franco Monaco, segretario provinciale della Filt Cgil –. Mi auguro che questa frenata non derivi solo dalle spaccature nel Pd. Vorrei, invece, che il governo avesse deciso di stralciare la riforma perché si sono resi conto che il riordino della portualità italiana è molto più complesso di un semplice accorpamento».
Nulla di scandaloso, invece, nell’unione delle due authority per il sindaco di Sassari, Nicola Sanna, che però vorrebbe vedere Porto Torres come sede regionale. «Le autorità portuali di Cagliari e Olbia non hanno mai brillato per capacità, gravate, come sono state, da nomine di carattere politico non sempre adeguate al ruolo. In particolare il nostro territorio in questi anni ha dovuto subire sottovalutazione e disinteresse. L'unica scelta che può scongiurare l’ipotesi di una nuova gestione campanilistica e garantirne una equilibrata e integrata territorialmente con l'intero sistema portuale sardo è che la sede amministrativa sia collocata a Porto Torres». Per il segretario regionale del Pd, Silvio Lai, «occorre individuare la soluzione migliore per il sistema portuale sardo, visto che le brutte figure collezionate dalla Sardegna sulle autorità portuali lottizzate dalla galassia politica berlusconiana hanno portato ai loro commissariamenti». (al.pi.)