La Nuova Sardegna

L’abbraccio della stampa sportiva agli “angeli del fango” di Olbia

di Antonello Palmas
L’abbraccio della stampa sportiva agli “angeli del fango” di Olbia

Al Geovillage la cerimonia annuale dei riconoscimenti agli atleti che si sono distinti nella stagione tra i premiati il capitano della Dinamo Vanuzzo e le ragazze del volley che aiutarono gli alluvionati

07 settembre 2014
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OLBIA. Una città che sa risollevarsi dalle macerie ed è capace addirittura di essere solidale senza dimenticarsi di continuare a vincere, come hanno dimostrato le splendide ragazze della Hermaea: non poteva essere che Olbia la location per la cerimonia annuale di premiazione dell’Ussi, l’Unione della stampa sportiva italiana, ospitata al Geovillage. Presentavano i giornalisti Andrea Frailis (Videolina) e Valentina Caruso (Sky sport), con loro il presidente dell’Ussi Sardegna, Mario Frongia.

Una serata piena di grandi nomi, con il presidente del Coni Giovanni Malagò ospite di lusso e come madrina Manuela Arcuri, splendida neomamma in abito lungo azzurro. Addirittura nel finale è arrivata Dorina Vaccaroni, una delle atlete più straordinarie della storia del fioretto, ora impegnata nel ciclismo con la Monteponi Iglesias. Eppure, pure in mezzo a un parterre di tale livello, che vedeva i campioni della Dinamo (con Vanuzzo, Pasquini e coach Sacchetti), o l’ex giocatore del Cagliari David Suazo, ora tecnico dei Giovanissimi rossoblù, il nome dell’Hermaea, che non a caso ha assunto quello di "Angeli del fango", giganteggiava: le atlete e i dirigenti furono infatti capaci di mettersi al servizio di un’Olbia in ginocchio, mettendo da parte scarpe da tennis e divise per indossare stivali e guantoni per spalare tonnellate di fango e vincere la partita più bella per poi essere ripescata in A2. Tanto che Malagò ha preteso che salissero tutte sul palco insieme al presidente Gianni Sarti per ricevere l’applauso e il premio. «In un paese incattivito – ha commentato Malagò – lo sport continua a dare i suoi bei messaggi, nonostante i suoi scandali e colpe. E mi fa piacere vedere Aru terzo al giro d’Italia e Gigi Datome trascinare la nazionale di basket, sono certo che, come Belinelli che ha vinto l’anello, saprà ambientarsi anche in Nba».

Questi gli altri premiati: Andrea Delpin (presidente Figc Sardegna); Marta Atzori (arbitro),il tecnico Bernardo Mereu, il presidente della Nuorese, Michele Artedino, Tonino Orrù (ex presidente del Cagliari); per l’atletica, Sara Palmas, la Gonone Dorgali e Filippo Salais, maratoneta estremo; per il tennistavolo Zeus Quartu (tricolore donne) e Norbello, finalista, oltre a Carlo Rossi (Marcozzi); i gemelli Luca e Stefano Angius, hockey;Laura Brundu (prima donna boxeur in Sardegna e organizzatrice di gare pugilistiche); Mattia Ferru (nuoto); Federica Meloni (arbitro di football americano); Diego Morelli e Simone Muresu (tennis); Omar Magliona (automobilismo); Bruno Macciocu, master di ciclismo; per l’editoria, Antonio Falda per il suo libro “Franco come il rugby”; per il giornalismo, Andrea Masala (Gazzetta dello sport); Sandrino Porru (presidente della Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali) e una rappresentativa della Special Olimpics; tra i dirigenti sportivi, Pasquale Cossu (Star sport). Il presidente del Coni sardo, Gianfranco Fara, ha parlato della necessità di “alfabetizzazione motoria” nella scuola, progetto per cui c’è un contributo Coni di 8 milioni, consigliando all’assessore regionale allo sport Claudia Firino di puntare sull’abbinamento sport-turismo per rilanciare l’isola. Lei ha risposto di voler far fruttare una legislazione specifica all’avanguardia, promettendo supporto a chi fa sport con i disabili.

Il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, ha posto l’accento su una normativa che penalizza le amministrazioni che volessero concedere gratuitamente le strutture alle società, pena passare al vaglio della Corte dei conti. Spazio al “rosa” con le ultime notizie direttamente dalla voce dell’interessata, la giunonica Arcuri, sui prossimi programmi. Lei ha spiegato che viene spesso a rilassarsi da queste parti, dove riesce a staccare facendo sport, e svela: «Dopo un anno sabbatico per la maternità, da gennaio cominciano le riprese della fiction “Il bello delle donne 2”». In chiusura la Vaccaroni regala con poche frasi un esempio di cosa significhi essere campioni veri: l’elenco delle sue vittorie a livello olimpico e giù a scendere è impressionante, ma lei non è sazia: «Mi sono messa in testa di riuscire a fare due sport ai massimi livelli e da qualche mese mi alleno a Iglesias dove – spiega – ho trovato il clima giusto. Perché c’è gente supersimpatica e col sole nel cuore».

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