La Nuova Sardegna

Multe ai trasgressori ma solo se trovati sulla spiaggia vietata

di Serena Lullia e Andrea Nieddu
Multe ai trasgressori ma solo se trovati sulla spiaggia vietata

Il presidente Bonanno: «Il Parco non possiede guardie Si affida alle forze dell’ordine per punire chi viola la legge»

14 settembre 2014
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LA MADDALENA. Nemmeno un euro per aver violato l’eden rosa. I turisti polacchi che hanno passeggiato sulla spiaggia simbolo dell’arcipelago e fatto il bagno nelle sue acque vietate, non dovranno pagare nessuna multa. La capitaneria di porto ha potuto solo ammonire i vacanzieri cafoni. I militari non sono arrivati in tempo per beccare i trasgressori in flagranza. La comitiva polacca potrà raccontare di aver fatto il bagno nel paradiso proibito e di non aver ricevuto neanche una punizione.

Eppure per i trasgressori dell’ordinanza su Budelli esistono delle sanzioni. Ma sono ridicole. Da un minimo di 50 euro a un massimo di 330. Tocca poi alle forze dell’ordine vigilare sul rispetto dell’ordinanza e autografare le multe in caso di violazione. Il Parco non possiede infatti un corpo di guardie attraverso cui vigilare sui suoi gioielli naturalistici. La legge 394 con cui è stato istituito glielo impedisce.

A sorvegliare sulla Spiaggia Rosa resta solo lo storico custode, Mauro Morando. Fino a quando il Parco non entrerà nel pieno possesso dell’isola, sarà Morando a dover vigilare sui granelli rosa. Lo Stato ha comprato Budelli per 3 milioni di euro. Ma la procedura di acquisto non è stata completata per colpa di un ricorso al Tar. Il ricco neozelandese Michael Harte, non ha accettato il diritto di prelazione esercitato dal Parco su Budelli. E ha presentato un ricorso al giudice amministrativo. Harte sostiene che il Parco non avesse alcun potere per esercitare il diritto di prelazione e che sia lui il proprietario legittimo della perla dell’arcipelago. «In attesa che la querelle giudiziaria si risolva – dichiara il presidente Giuseppe Bonanno –, il tribunale ha affidato al signor Morando la custodia del bene. Il Parco non può fare nulla. Attendiamo gli sviluppi di ottobre quando finalmente andremo davanti al giudice per la discussione nel merito». La Camera di consiglio del Tar aveva già respinto la richiesta di sospensiva presentata dai legali del ricco bancario neozelandese.

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