La Nuova Sardegna

Esplosivi via tra un mese

Esplosivi via tra un mese

Il bando di gara pubblico per un trasporto differente

23 settembre 2014
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LA MADDALENA. Trasporti diversi, e carichi differenti quelli che da metà ottobre cominceranno nell’arcipelago. Nel quadro di una serie di trasferimenti nazionali di materiali da una base all’altra d’Italia dai tunnel di Guardia del moro, fra meno di un mese, saranno portate via grosse quantità di esplosivo stoccato da tempo in quei bunker sotterranei. È una procedura che l’Agenzia Difesa, dal governo incaricata delle operazioni per conto del ministero guidato da Roberta Pinotti, ha già reso noto da tempo con un dettagliato bando di gara pubblicato sul suo sito ufficiale.

Non è escluso che le due missioni siano state progettate grosso modo nello stesso periodo per sviare l’attenzione dal trasporto di armi destinate ai curdi e per garantire così maggiore sicurezza all’intero ciclo di trasferimenti. Il centro delle operazioni, nei due casi, resta sempre il distaccamento della Marina italiana a due passi dalla ex base Us-Navy per sommergibili nucleari di Santo Stefano.

A ogni modo, il fatto che lo Stato abbia deciso di svuotare l’area di Guardia del moro sarà accolto con favore dagli amministratori locali. I quali da sempre sono contrari alla presenza di un deposito per armamenti in un arcipelago che ogni estate è frequentato da decine di migliaia di turisti ed è ormai da parecchi anni diventato un parco naturale nazionale dove vigono prescrizioni a tutela dell’ambiente.

Comunque, tornando ai trasferimenti delle ultime ore, un’indiretta conferma della ipotesi che le due operazioni siano del tutto separate arriva anche dall’estrema trasparenza con la quale si è predisposto il passaggio della santa barbarra dall’isola di Santo Stefano al continente. Solo in questo caso si conoscono difatti tutti i dettagli tecnici. Dal costo totale (circa 400mila euro) ai mezzi richiesti per il trasporto degli esplosivi. Materiali che non risultano certo tra quelli confiscati dalla Nato nel 1994 vicino a Otranto, il blitz che portò al blocco dei missili, dei kalashnikov e delle altre armi di proprietà del russo Zhukov. (pgp)

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