La Nuova Sardegna

Lingua blu, l’isola esempio per tutti

Lingua blu, l’isola esempio per tutti

Presentati i dati sulla lotta alla blu tongue, il vaccino si dimostra efficace

02 ottobre 2014
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CAGLIARI. «Sulla lotta alla lingua blu la Sardegna è un esempio positivo esportato in tutta Italia». A dirlo è Giovanni Savini, responsabile nazionale per la blue tongue (Loie), direttore dell’Istituto zooprofilattico Molise-Teramo e referente delle malattie esotiche Izs Abruzzo-Molise, ieri a Cagliari per un incontro interistituzionale sulla febbre catarrale degli ovini che si è tenuto all’assessorato regionale della Sanità. «La Sardegna è un esempio per diversi motivi - ha spiegato Savini - e il principale è il successo ottenuto nella lotta al sierotipo 1. Per capire meglio il fenomeno è sufficiente guardare i numeri: 34.720 capi morti all’1 ottobre 2013, senza campagna vaccinale. Dodici capi morti alla data di oggi dopo la campagna di vaccinazioni». «La situazione epidemiologica della lingua blu in Sardegna – dice l'assessore della Sanità Luigi Arru - è molto diversa dallo scorso anno e il nostro vaccino è utilizzato in diverse parti d'Italia. In Abruzzo e in Umbria si stanno organizzando per fare una campagna di vaccinazioni uguale alla nostra. Dall'isola sono anche partite in Abruzzo 40mila dosi di vaccini per tamponare l'emergenza». Il vaccino utilizzato quest'anno è spento, ovvero con virus inattivato, efficace e sicuro. «Può essere utilizzato – prosegue Arru- anche in gravidanza, non provoca aborti, immunizza le madri che trasmettono l'immunità agli agnelli. Ciò non toglie che debbano essere fatte anche tutte le azioni di igiene zootecnica per la lotta all'insetto vettore».

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