La Nuova Sardegna

Sardegna Promozione, acquisiti gli atti

Sardegna Promozione, acquisiti gli atti

Presto la relazione della Finanza alla Procura e alla Corte dei Conti: e arriva l’ok per la soppressione

17 dicembre 2014
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CAGLIARI. Ancora nessun indagato, ma l’inchiesta della Procura ordinaria su Sardegna Promozione sembra aver imboccato la dirittura d’arrivo. Acquisiti gli atti, la Guardia di Finanza ha concluso il non facile lavoro di analisi dei progetti di comunicazione finanziati con generosità sospetta dall’agenzia regionale, presto una relazione dettagliata finirà nelle mani del pm Gaetano Porcu ma ancora prima in quelle della Procura della Corte dei Conti, che sulle scelte dell’ex direttore Mariano Mariani si è già espressa in toni fortemente critici anche nel corso di un’adunanza pubblica. Le due magistrature vanno avanti in parallelo pur dovendo puntare a obbiettivi diversi: se ai giudici contabili è sufficiente dimostrare la colpa dei vertici di Sardegna Promozione e il conseguente uso improprio del denaro pubblico, la Procura ordinaria deve mettere agli atti la volontà - il dolo intenzionale - di chi decideva sulla validità dei progetti, la determinazione a favorire qualcuno in mancanza dei presupposti di legge.

Qui si tratterebbe soprattutto delle società sportive, baciate da contributi pesantissimi malgrado le norme generali vietino categoricamente la sponsorizzazione sportiva da parte di enti pubblici. Ma non solo: fra le numerose elargizioni prive di ritorno c’è il reality show finanziato alla rete televisiva berlusconiana La5, un’operazione fallimentare da un milione di euro. Così come altre operazioni poco chiare sulle quali la Guardia di Finanza sta cercando di fare luce. Di certo l’istruttoria dei progetti era stata affidata a una società esterna, gestita da un consulente molto vicino al presidente Ugo Cappellacci. Gli uffici di viale Trieste venivano bypassati regolarmente e i soldi uscivano dalle casse dell’agenzia - le stesse della Regione, è una società in house - senza che i funzionari pubblici potessero metter mano alle pratiche. Ed è questo un passaggio importante, sul quale la Procura ha rivolto la sua attenzione perchè si tratta di una scelta piuttosto difficile da spiegare. Ecco perché sono state programmate fin dai mesi scorsi alcune audizioni di funzionari dell’agenzia, ai quali verrà chiesto di descrivere il meccanismo delle istruttorie e quali fossero le indicazioni della direzione. Nel frattempo la commissaria Cinzia Laconi, nominata dalla giunta regionale dopo il siluramento di Mariani e l’abbandono di un’altra dirigente, ha confermato in una recente audizione con la sesta commissione regionale che Sardegna Promozione operava nell’illegittimità e ne ha chiesto la chiusura immediata. Soluzione da considerarsi imminente perché ieri nella quinta commissione regionale è passato il disegno di legge per la soppressione dell’agenzia. Ora il provvedimento deve andare nell’aula del consiglio regionale, che dovrà ratificarlo. (m.l)

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