“La terra degli uomini” Appunti di un pilota
SASSARI. La vita di pilota e i reportage scritti per alcuni giornali costituiscono la materia di uno dei libri più belli di Antoine de Saint-Exupéry, “Terra degli uomini”, che ora viene ripubblicato...
SASSARI. La vita di pilota e i reportage scritti per alcuni giornali costituiscono la materia di uno dei libri più belli di Antoine de Saint-Exupéry, “Terra degli uomini”, che ora viene ripubblicato da Elliot (186 pagine, 14,50 euro).
Il volume, pubblicato nel 1939 su suggerimento di André Gide e premiato nello stesso anno dall’Académie française, si compone di una raccolta di episodi che, senza tener conto di tempi e di luoghi, offrirono all’autore l’occasione per elaborare esperienze di volo, sensazioni, emozioni, appunti di viaggio e riflessioni sulla vocazione dell’uomo nel mondo. La parte principale del libro si riferisce a un atterraggio di fortuna nel cuore del Sahara, in seguito a un incidente aereo. Nel deserto, Saint-Exupéry conosce il segreto della solitudine, ed è proprio questa che gli fa scoprire la sua interiorità, la libertà, il senso della vita. Scrive: «Essere uomo vuol dire precisamente essere responsabile. Vuol dire essere fiero di una vittoria riportata dai compagni. Vuol dire sentire che, posando la propria pietra, si contribuisce a costruire il mondo». Un classico senza tempo, qui presentato nella nuova traduzione di Mario Bertin e con un’introduzione di Paul Nizan.
Nato a Lione nel 1900, dopo essere stato bocciato all’esame di ammissione all’Ecole Navale, Antoine de Saint-Exupérysi iscrive all’Accademia di Belle Arti e diventa pilota militare, scoprendo nel volo un’occasione di libertà e di ricerca di identità. Intraprende avventurose trasvolate intercontinentali che gli consentono di legare le proprie esperienze dirette a una pratica letteraria arricchita da una costante tensione morale che ne rappresenta il valore. L’autore del “Piccolo principe” muore il 31 luglio 1944 nel corso di una ricognizione aerea sul Tirreno.