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Sampietrini addio meglio l’asfalto Sgarbi: «Una follia»

ROMA. La città si prepara a dire addio agli storici sampietrini, almeno nelle strade con maggior traffico. Le pietre di selce che da centinaia di anni caratterizzano gran parte delle arterie della...

31 dicembre 2014
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ROMA. La città si prepara a dire addio agli storici sampietrini, almeno nelle strade con maggior traffico. Le pietre di selce che da centinaia di anni caratterizzano gran parte delle arterie della Capitale saranno sostituite dall'asfalto e “barattate” con imprese private in cambio di nuove opere, come il rifacimento del manto stradale. Un progetto, quello proposto un paio di mesi fa dal sindaco Ignazio Marino e rilanciato oggi dal neoassessore ai lavori pubblici Maurizio Pucci, che potrebbe vedere la luce – almeno sulla carta – già «entro la Befana». La proposta fa discutere, con l'ex ministro Vittorio Sgarbi che parla di «follia» e di «un'offesa alla città di Roma». D'accordo, invece, i residenti del centro storico che chiedono però di «preservare il tratto distintivo» delle strade con una «maggiore manutenzione». E proprio alle critiche replica l'assessore appena nominato. L'idea di Pucci è quella di eliminare i sampietrini sulle strade ad alta percorrenza, dove la pavimentazione rischia di diventare «pericolosa per i pedoni e per le vetture». «Non è obbligatorio iniziare da piazza Venezia o da via Nazionale»spiega. La caratteristica trama a scacchi resterà comunque «segno importante per le vie della città», sottolinea l'assessore, il cui progetto prevede di scambiare le pietre con imprese private che si impegneranno in cambio a fornire nuove opere, come il rifacimento delle strade.

E il sindaco Ignazio Marino spiega: «I sampietrini, tolti dal centro storico, li utilizzeremo nelle periferie per realizzare piccole aree pedonali».

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