Sampietrini addio meglio l’asfalto Sgarbi: «Una follia»
ROMA. La città si prepara a dire addio agli storici sampietrini, almeno nelle strade con maggior traffico. Le pietre di selce che da centinaia di anni caratterizzano gran parte delle arterie della...
ROMA. La città si prepara a dire addio agli storici sampietrini, almeno nelle strade con maggior traffico. Le pietre di selce che da centinaia di anni caratterizzano gran parte delle arterie della Capitale saranno sostituite dall'asfalto e “barattate” con imprese private in cambio di nuove opere, come il rifacimento del manto stradale. Un progetto, quello proposto un paio di mesi fa dal sindaco Ignazio Marino e rilanciato oggi dal neoassessore ai lavori pubblici Maurizio Pucci, che potrebbe vedere la luce – almeno sulla carta – già «entro la Befana». La proposta fa discutere, con l'ex ministro Vittorio Sgarbi che parla di «follia» e di «un'offesa alla città di Roma». D'accordo, invece, i residenti del centro storico che chiedono però di «preservare il tratto distintivo» delle strade con una «maggiore manutenzione». E proprio alle critiche replica l'assessore appena nominato. L'idea di Pucci è quella di eliminare i sampietrini sulle strade ad alta percorrenza, dove la pavimentazione rischia di diventare «pericolosa per i pedoni e per le vetture». «Non è obbligatorio iniziare da piazza Venezia o da via Nazionale»spiega. La caratteristica trama a scacchi resterà comunque «segno importante per le vie della città», sottolinea l'assessore, il cui progetto prevede di scambiare le pietre con imprese private che si impegneranno in cambio a fornire nuove opere, come il rifacimento delle strade.
E il sindaco Ignazio Marino spiega: «I sampietrini, tolti dal centro storico, li utilizzeremo nelle periferie per realizzare piccole aree pedonali».