La Nuova Sardegna

Porto Torres, confronto a sorpresa

Il centrosinistra contro il Movimento 5Stelle: la partita è apertissima

14 giugno 2015
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PORTO TORRES. Seggi aperti dalle 7 alle 23 per scegliere il sindaco e la maggioranza che dovranno governare la città per i prossimi cinque anni. Un voto che stavolta non prevede la prova d’appello e già da questa notte si conoscerà il nome del prossimo sindaco. A contendersi la carica istituzionale più importante del Comune, Luciano Mura che guida una coalizione di centro sinistra sovranista, e Sean Christian Wheeler, rappresentante del Movimento 5 Stelle. Il primo turno ha segnato un piccolo vantaggio per Mura che ha raccolto il 29,96 per cento dei suffragi mentre Wheeler ha raggiunto i 26,98 punti percentuali. Il ballottaggio è però una brutta bestia visto che si riparte da zero.

I cittadini chiamati a scegliere il nuovo sindaco sono 19.127 (9747 le elettrici) e anche stavolta il timore è che possa ripetersi il fenomeno dell’astensionismo, timore non del tutto infondato visto che al primo turno aveva votato il 66,87 per cento degli aventi diritto, mentre l’ultima consultazione elettorale la percentuale superava i 75 punti.

Figure completamente diverse, i due candidati. Luciano Mura, da sempre iscritto prima al Pci per arrivare fino all’attuale Pd, ha già ricoperto la carica di sindaco dal 2005 al 2010, quando venne battuto proprio al ballottaggio da Beniamino Scarpa.

Sean Christian Wheeler è la figura nuova del Movimento 5 Stelle che però aveva scelto un altro candidato, Maurizio Zolesi che aveva lasciato per motivi personali.

Un voto che, comunque, sancirà la nascita di un consiglio comunale profondamente rinnovato. Gli elettori hanno bocciato la maggior parte dei candidati che avevano amministrato nella giunta Scarpa, ma con la vittoria di Wheeler per la prima volta la città di Porto Torres sarebbe amministrata da un monocolore. Il successo di Wheeler, espressione della sola lista dei 5 Stelle, porterebbe in consiglio 12 esponenti pentastellati che formerebbero una maggioranza granitica.

La maggioranza che sarà eletta dovrà affrontare una serie di criticità, a partire dal numero altissimo di disoccupati (oltre 6500) frutto della crisi industriale. E ancora, porto, Asinara, bonifiche, Abbanoa, chimica verde e polo energetico. Problemi che hanno scaldato la campagna elettorale e che attendono di essere risolti.

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