La Nuova Sardegna

protocollo tra i ministri poletti e galletti

Intese sulla sicurezza ambientale nelle aree militari

ROMA. Accordo tra i ministri Gian Luca Galletti (Ambiente) e Roberta Poletti (Difesa) per rafforzare la collaborazione sulla sicurezza ambientale nelle aree militari, compresi basi e poligoni dell’is...

19 giugno 2015
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ROMA. Accordo tra i ministri Gian Luca Galletti (Ambiente) e Roberta Poletti (Difesa) per rafforzare la collaborazione sulla sicurezza ambientale nelle aree militari, compresi basi e poligoni dell’isola. Ecco i sei punti principali del protocollo appena siglato.

Primo: «Il ministero dell'Ambiente si rende disponibile a fornire supporto tecnico-giuridico su ricadute delle attività di esercitazione militare». Secondo: la Difesa curerà «la trasmissione di relazioni annuali sul monitoraggio ambientale dei siti interessati dalle esercitazioni, che riguardano anche l'individuazione, il recupero, la gestione, la tracciabilità e lo smaltimento dei rifiuti connessi, compresi quelli classificabili come radioattivi». Terzo: la Difesa si rende disponibile a comunicare ai colleghi «i dati relativi ai controlli in materia di radioattività ambientale eseguiti dai competenti organi tecnici, precisando gli standard utilizzati. Eventuali informazioni classificate saranno inviate tramite i rispettivi organi di sicurezza e saranno trattate, anche nel tavolo tecnico, esclusivamente dal personale in possesso delle abilitazioni di sicurezza previste». Quarto: l'Ambiente fornisce «il supporto di competenza in materia di bonifica e ripristino delle aree interessate dalle attività militari di esercitazione», la Difesa - in relazione alle aree di propria competenza ricadenti all'interno del perimetro di Siti di interesse nazionale, dà le informazioni sulle attività di caratterizzazione, messa in sicurezza, bonifica e monitoraggio periodico delle matrici ambientali (suolo, sottosuolo, acque sotterranee, acque superficiali e marine, sedimenti)». Quinto: i due ministeri s’impegnano a una reciproca collaborazione nella redazione dei "protocolli ambientali" dell’addestramento «con ricadute nell'ambiente marino, per l'attuazione degli obiettivi in materia di strategia marina imposti dalla normativa europea. Sesto e ultimo punto: la Difesa comunica l'eventuale apertura di indagini preliminari dell'autorità giudiziaria su presunti illeciti ambientali connessi alle attività militari al fine di svolgere, nel Tavolo tecnico in composizione allargata con rappresentanti dell'avvocatura generale dello Stato, una valutazione congiunta». Tutti riferimenti che a vario titolo interessano, e parecchio visti i precedenti richiamabili, tanti delle basi e dei poligoni dislocati nell’isola.

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