La Nuova Sardegna

Spano: passi avanti per le aree Sic

Sui problemi più generali l’assessore rimanda ai negoziati Difesa-Giunta

20 giugno 2015
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SASSARI. L’assessore regionale all’Ambiente è chiara: «Col protocollo tra i due ministeri per i siti comunitari nei quali si tengono addestramenti è stata data una risposta indiretta ma positiva alle nostre richieste, per altri aspetti restano nodi insoluti da approfondire nel negoziato diretto in atto tra Difesa e presidenza della giunta». Donatella Spano ricorda come l’altro ieri, assieme al governatore, abbia trascorso tre ore col ministro dell’Ambiente per parlare di bonifiche. E aggiunge che, prima che Galletti si assentasse dal tavolo per la firma del protocollo con la sua collega della Difesa Robetrta Pinotti, aveva avuto modo di sottoposto una volta di più alla sua attenzione una questione stringente: «La problematica delle aree Sic ricadenti nei poligoni».«La commissione europea – aggiunge adesso l’assessore – ha da tempo rilevato che in Sardegna vengono regolarmente svolte esercitazioni, anche a fuoco, nei Siti Natura 2000 in assenza di valutazioni d’incidenza e spesso senza autorizzazioni degli enti gestori dei Sic». La Regione ha così evidenziato l’assenza dei monitoraggi e delle verifiche previsti nella direttiva "Habitat", fatto che sino all’altro giorno esponeva l’isola a procedure d’infrazione comunitaria.

«Quindi la sigla del protocollo d’ intesa tra Ambiente e Difesa rappresenta sicuramente un ulteriore passo molto importante nella direzione voluta dalla Regione: perché vede i due ministeri lavorare insieme per la salvaguardia ambientale all'interno dei siti nei quali si svolgono le attività dei poligoni militari in Sardegna – commenta ancora Donatella Spano – Mentre finora la Regione doveva rapportarsi su tavoli separati con entrambi e con una evidente difficoltà a gestire le problematiche derivanti dall'impatto delle esercitazioni in termini di inquinamento, prevenzione degli incidenti e di responsabilità riguardanti le zone usate per i poligoni di tiro».

L’esponente della giunta Pigliaru giudica particolarmente rilevanti alcuni passaggi. Soprattutto il punto 2 dell’intesa, nella parte in cui il ministero della Difesa assume l’impegno di trasmettere annualmente una relazione ai colleghi dell’Ambiente su monitoraggio dei siti, «compresi l'individuazione, il recupero, la gestione, la tracciabilità e lo smaltimento dei rifiuti, compresi quelli classificati come radioattivi».

Molto significativa, poi, secondo l’assessore, la reciproca collaborazione nella stesura di protocolli delle esercitazioni «con ricadute nell'ambiente per l'attuazione degli obiettivi di marine strategy imposti dalla normativa europea». E, infine, la parte nella quale la Difesa deve comunicare «eventuali aperture di indagini» per fatti connessi a esercitazioni militari e war games. (pgp)

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