La Nuova Sardegna

I residenti: vivere qui è un incubo

I residenti: vivere qui è un incubo

Una famiglia scrive al sindaco di Sorso: «Ci sentiamo del tutto abbandonati»

23 luglio 2015
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SORSO. Immondizia, assenza di illuminazione pubblica, stato d’abbandono diffuso e le macerie dell’ex Lido Iride sotto casa. È il triste spettacolo che vive una famiglia umbra che da 40 anni trascorre le vacanze a Platamona, a pochi passi dal vecchio stabilimento balneare in disuso. Giovanna Molatore-Michelini ha scritto una mail al sindaco di Sorso, Giuseppe Morghen, per manifestare la condizione di degrado che la sua famiglia è costretta a subire ogni anno. Ma a distanza di quasi un mese il silenzio dell’amministrazione è tombale.

«Quando 40 anni fa abbiamo scelto Platamona come nostra seconda casa eravamo euforici. I nostri figli hanno trascorso l’adolescenza e stretto amicizie a Sassari e dintorni. Oggi più che mai ci sentiamo abbandonati», spiega la donna. «Ci siamo emozionati a vedere la carrellata di concorsi di idee, fatta di meravigliosi progetti di rilancio», continua la signora Giovanna. Nel frattempo sono trascorsi decenni e lo stato d’abbandono ha contagiato la zona come un virus. Le loro stagioni estive – così come quelle degli altri amanti di Platamona – ripropongono ogni anno la stessa cartolina a tinte fosche: ferri arrugginiti, macerie, recinzioni divelte e ora anche l’assenza dell’illuminazione pubblica. «Lasciando stare la completa incuria derivante, non solo dalla presenza dei ruderi dell’ex Lido Iride, ma soprattutto dell’immondizia sparsa ovunque, segnalo che da circa due anni sono iniziati, ma mai completati, i lavori per la sostituzione e dei vecchi lampioni. Sono stati cambiati lungo il perimetro del “famigerato” sito del Lido, ma mai completati nella parte delle abitazioni sotto la vostra giurisdizione e pagano al vostro Comune le tasse», scrive Giovanna Molatore al sindaco Morghen, in una mail datata 15 giugno è stata segnalata anche la pericolosità dei monconi di pali dell’illuminazione lasciati con tanto di fili elettrici racchiusi da bottiglie di acqua minerale. Dal Comune di Sorso fanno sapere che non c’è alcun pericolo. Si sta provvede da tempo alla bonifica e che è in programma un intervento per ripristinare l’illuminazione pubblica con nuove installazioni di pali nei punti dove oggi non sono presenti. (s.s.)

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