La Nuova Sardegna

TRAGEDIA SFIORATA»I RISCHI

di Gianni Bazzoni

SASSARI. Sono sensibilmente migliorate le condizioni dei due ragazzi di 17 anni ricoverati in ospedale dopo essere rimasti intrappolati sotto le pietre del muro crollato alla Rotonda di Platamona. E...

24 luglio 2015
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SASSARI. Sono sensibilmente migliorate le condizioni dei due ragazzi di 17 anni ricoverati in ospedale dopo essere rimasti intrappolati sotto le pietre del muro crollato alla Rotonda di Platamona. E questa è decisamente la notizia più importante, specie perché nei primi momenti dei soccorsi c’era stata tanta paura. L’intervento chirurgico al quale è stato sottoposto uno dei due giovani (per la riduzione delle fratture al bacino) è andato bene e il trasferimento in rianimazione è stato deciso solo per avere un monitoraggio continuo dell’evoluzione clinica.

Le indagini. L’inchiesta sul crollo - seguita direttamente dal procuratore capo reggente Paolo Piras - procede a piccoli passi ma con grande decisione. Quella di ieri - dopo l’acquisizione dei primi rilievi di carattere tecnico - è stata la giornata della riflessione. Non ci sono iscritti nel registro degli indagati ma si procede ancora contro ignoti: i reati ipotizzati sono quelli di crollo di edificio e lesioni personali gravi. Anche se non è escluso che nelle prossime ore ne possano essere formulati altri, per esempio quello di disastro.

Le responsabilità. La magistratura - che ha disposto l’acquisizione di mappe, anche di quelle più vecchie - vuole subito definire con certezza le competenze territoriali, anche se non è escluso che il fronte del crollo possa avere interessato le aree dei Comuni di Sassari e Sorso. Forse anche per questo, finora, i provvedimenti sono stati notificati a entrambe le amministrazioni comunali.

L’altro capitolo è dedicato all’accertamento delle cause del crollo improvviso di quel muro (un fronte di 11,5 metri) che poteva provocare una strage. Per un caso fortuito ci sono stati solo due feriti gravi e altri cinque ragazzi coinvolti in modo più lieve, oltre a qualche soccorritore che si è fatto medicare direttamente sul posto dagli operatori del 118.

Le verifiche. I primi pareri espressi dai tecnici (le verifiche sono state eseguite dai funzionari dei vigili del fuoco del comando provinciale di Sassari e dagli specialisti della Scientifica della questura sassarese) sembrano escludere in modo categorico la fatalità. Il cedimento improvviso, infatti, sarebbe frutto di anni di mancate manutenzioni su un muro “pesante”, costruito 60 anni fa con vecchi metodi (sottofondo in pietra e fango e blocchi di trachite in facciata a vista), poggiato sulla sabbia, senza fondazioni sufficienti a reggere il peso. Tra l’altro la Rotonda veniva continuamente sollecitata dal passaggio di mezzi (oltre alle auto anche gli autobus) e in quegli spazi sono state allestite manifestazioni pubbliche con migliaia di persone, come a Ferragosto.

Via anche i pali. Ora tutta l’area è stata interdetta (ieri è stato confermato il sequestro) e nel corso della giornata sono proseguiti gli interventi degli operai comunali per mettere in sicurezza la Rotonda. Sono stati staccati i collegamenti ai pali dell’illuminazione pubblica presenti proprio nella fascia dove martedì - all’ora di pranzo - si è verificato il crollo e oggi si potrebbe procedere alla rimozione. Per ragioni di sicurezza è stata delimitata un’area di prevenzione anche sulla spiaggia, per una decina di metri dal punto dove c’è stato il cedimento del muro. La Procura ha disposto una serie di accertamenti su tutto il litorale per rilevare eventuali altre situazioni di rischio. Le indagini sono affidate alla squadra mobile di Sassari.

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