La Nuova Sardegna

Caccia, scontro sulle date: la Regione sotto accusa

Caccia, scontro sulle date: la Regione sotto accusa

Il Comitato faunistico annuncia un esposto per le modifiche al calendario Tra i punti contestati le giornate dedicate al cinghiale e al tordo

01 agosto 2015
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SASSARI. Il caos è scoppiato sul cinghiale e sul tordo. Le correzioni al calendario, invece di placare le polemiche, hanno scatenato proteste vivacissime. Al punto che il Comitato faunistico regionale è pronto a rispondere con un esposto alla Procura alle novità introdotte dall’assessorato all’Ambiente. Il motivo: il piano licenziato il 9 luglio è stato rivisto e riapprovato giovedì «senza discussione – dice Marco Efisio Pisanu, componente del Comitato – al punto che io e altri quattro rappresentanti abbiamo deciso di abbandonare il tavolo. L’assessore ha ridiscusso punto per punto un nuovo calendario venatorio – fissando il via alla stagione di caccia per il 27 settembre – , disattendendo ciò che era stato approvato a maggioranza il 9 luglio scorso e andando ancora una volta contro tutti i principi di democrazia».

La polemica. La nuova riunione era nata dopo che l’Ispra aveva sollevato alcune obiezioni rispetto al documento del 9 luglio. Ma nessuna riguardava la caccia al cinghiale. Che da ieri non potrà essere organizzata il giovedì: la giornata di caccia infrasettimanale non c’è più nel nuovo calendario. Forse ritornerà a settembre, perché «l’argomento – spiega l’assessore Donatella Spano – sarà al centro dell’incontro tra l’Unità di progetto e gli assessorati regionali della Sanità, Agricoltura e Ambiente», che presenteranno al Comitato faunistico una proposta dopo la pausa estiva. Gli agricoltori, infatti, allarmati per i danni enormi provocati dai cinghiali alle coltivazioni, avevano accolto con soddisfazione una ulteriore giornata di caccia. «Un problema che conosciamo bene – dice l’assessore Spano – infatti stiamo predisponendo, territorio per territorio, i piani di contenimento dei cinghiali. Dopo quello di Porto Conte è stato appena approvato quello di Buddusò». Difficilmente saranno modificate invece le date per la caccia al tordo, che si concluderà il 17 gennaio invece che il 31. «Una decisione penalizzante e restrittiva», secondo il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco. Una scelta obbligata, secondo l’assessore Spano, «dalle linee di indirizzo europee e ministeriali che impongono di non andare oltre il 20 gennaio. Noi abbiamo semplicemente seguito le regole». (si. sa.)

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