La Nuova Sardegna

Sulle dune con fuoristrada e rimorchio

di Walkiria Baldinelli
Sulle dune con fuoristrada e rimorchio

Baja Sardinia, col Range Rover sulla battigia per scaricare le moto d’acqua. Multa da 2mila euro

13 agosto 2015
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ARZACHENA. Dune violate in Costa Smeralda dal fuoristrada di un turista del Madagascar. L'automobilista, dopo aver percorso alcuni metri sulla spiaggia di Lu Postu, a Baja Sardinia, ha posteggiato il suo Range Rover sulla battigia. Sotto gli sguardi increduli dei bagnanti ha scaricato dal rimorchio due acquascooter. Con lui c'erano un amico e quattro ragazzini. La comitiva con i due mezzi ha volato sulle onde del mare per l'intero pomeriggio. La giornata di relax e divertimento è terminata con l'arrivo degli agenti della polizia locale. Il turista super cafone dovrà pagare una multa salata: oltre 2mila euro. L'uomo di 47 anni, di origine belga, risiede ad Antananarivo, capitale del Madagascar. Trascorre le vacanze estive nella sua casa nella zona di Cudacciolu, quartiere di Arzachena. Nel tardo pomeriggio, alla vista degli agenti si è giustificato così: «In Madagascar, dove trascorro l'inverno è consentito entrare in spiaggia con l'auto». «Dalle tracce lasciate sulla sabbia l’uomo ha percorso diversi metri a bordo del fuoristrada – racconta il comandante della polizia locale, Andrea Becciu –. Il fatto più grave è che per arrivare sino al bagnasciuga ha attraversato alcune piccole dune naturali con il peso del Range Rover e del rimorchio. Oltre alla sanzione di 2.068 euro per la violazione delle norme del codice della navigazione ci riserviamo di presentare una denuncia penale». La spiaggia è molto affollata in questo periodo. Lu Postu è anche una delle quattro dog beach del comune sulle quali gli amici a quattro zampe possono muoversi in totale libertà.

All'indignazione dei bagnanti si aggiunge quella del primo cittadino di Arzachena. Il sindaco Alberto Ragnedda mette da parte il suo savoir faire. «Non abbiamo bisogno di turisti incivili in Sardegna – dichiara senza mezzi termini –. Tutti devono rispettare gli equilibri di un ambiente naturale delicato come questo e del suo ecosistema». La giustificazione del trasgressore lascia perplessi. Quando si cita il Madagascar salta subito in mente il formidabile gruppo di animali in fuga dallo zoo di Central Park che si ritrova, dopo mille peripezie, sulla spiaggia della meravigliosa quarta isola più grande del mondo. Un paradiso, al pari di quello sardo e delle coste galluresi, per ricercatori e naturalisti. «Stupisce che chi vive nella capitale del Madagascar sia così poco rispettoso della natura – afferma il consigliere con delega all'Ambiente, Gianmario Orecchioni –. La nostra amministrazione sta riprendendo in mano il governo del territorio. Certe abitudini, purtroppo tollerate sino a oggi, non possono più essere accettate».

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