La Nuova Sardegna

Non si è parlato del nuovo Mater Olbia

OLBIA. Di cosa si parla quando si parla di Qatar? Di un paese ricco, grazie al gas, terzo produttore mondiale. Di un paese, una monarchia, in cui regna la famiglia Al Thani, islam sunnita. Con un...

28 agosto 2015
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OLBIA. Di cosa si parla quando si parla di Qatar? Di un paese ricco, grazie al gas, terzo produttore mondiale. Di un paese, una monarchia, in cui regna la famiglia Al Thani, islam sunnita. Con un giovane emiro, Tamim, 35 anni, che ha 23 fratelli. Con una divisione del potere che, dunque, ha bisogno di più società. Tutto parte del gas. Una società, Qatar Petroleum, controllata dal ministro dell’Energia, Mohammed Saleh Ak Sada, ne dirige altre due: Qatargas (42 milioni di tonnellate all’anno) e RasGas (27 milioni di tonnellate). I soldi arrivano da lì. Miliardi e miliardi. E per ora, in questo caso, non toccano la Sardegna. «Di gas in Sardegna non ne abbiamo parlato» ha detto ieri Pigliaru a Olbia, e l’hanno ribadito anche i sindaci di Olbia e Arzachena. «Un dossier su un giacimento nell’Isola? Non c’è. Se lo troveranno, che siano del Qatar, della Russia o degli Usa, ben venga» ha chiuso Pigliaru. Una fetta dei miliardi del gas finisce al fondo Qia (Qatar investment autority), che opera con la Qatar holding per investire nel mondo. Al fondo Qia, il cui nuovo capo è Abdullah Mohammed Al Thani, appartengono - oltre alle partecipazioni detenute in Volkswagen, Tiffany, Louis Vuitton, Harrods - anche la Costa Smeralda e la compagnia aerea Qatar airways, quella che sta trattando per l’acquisto del 49% di Alisarda-Meridiana. L’ospedale Mater Olbia, di cui non si è parlato ieri a Olbia, non è del fondo Qia, ma della Qatar foundation, un’organizzazione fondata dall’ex emiro Hamad e della moglie Mozah, i genitori dell’attuale emiro Tamim. (g.pi.)

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