La Nuova Sardegna

Scuola sarda, si riparte. Il via tra proteste e disagi

Bambini entrano a scuola
Bambini entrano a scuola

Edifici fatiscenti e impianti non a norma: preoccupazione tra i banchi. Il nuovo anno inizia nel segno delle polemiche contro la Riforma

13 settembre 2015
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SASSARI. Si riparte, tutti a scuola mentre la polemica è ancora accesa, tra i banchi e dietro le cattedre. L’anno scolastico nell’isola inizia lunedì 14 nel segno delle proteste.

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Da parte dei docenti, i tanti precari che contestano gli effetti della Riforma, quella Buona scuola di Renzi che in realtà piace a pochissimi. E da parte di studenti e genitori, per colpa di istituti sovraffollati, aule che cadono a pezzi, ambienti insicuri e non a norma.

I progetti per il restyling delle scuole isolane ci sono: 142 milioni regionali disponibili grazie al piano Iscol@ per rimettere in sesto 1022 edifici.

Gli interventi in realtà sono già iniziati: 242 quelli eseguiti, sanate le situazioni più a rischio. Ma è evidente che ancora non basta.

In attesa dell’iniezione di milioni annunciata in pompa magna dal premier Renzi e di cui per ora non si è vista traccia, la radiografia parla chiaro e mostra una situazione critica.

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In alcuni centri del Sassarese le lezioni partiranno in ritardo perché le scuole non sono agibili, nella città capoluogo le scuole sono in mano ai vandali che spesso restano impuniti grazie all’assenza di impianti di videosorveglianza.

A Nuoro si continua a utilizzare da cinque anni sedi “temporanee”, a Olbia non c’è posto per tutti gli studenti perché le scuole sono poche.

E l’avvio dell’anno servirà a capire anche se la Regione, dopo i tagli di alcune pluriclassi nei piccoli Comuni – in origine 29, poi il numero è stato ridotto in seguito alle proteste infuocate – ha mantenuto le promesse garantendo il servizio di trasporto tramite gli scuolabus.

In questo quadro generale si inserisce la classifica di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi.

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Sulla base di una serie di parametri – come impianti elettrici a norma, manutenzioni, esposizioni a fonti inquinanti e assistenza studenti e famiglie – Sassari risulta essere la Cenerentola d’Italia. Ultima in classifica, con appena 8,4 punti su 100. La reginetta Trento ne ha 74,5. (si.sa.)

 

 

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