La Nuova Sardegna

Il “profughi team” studia l’italiano

Il “profughi team” studia l’italiano

Il presidente Cermelli ha posto una condizione: «Chi non va a lezione non gioca»

25 settembre 2015
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SASSARI. Non basterà avere la visione di gioco di Pogba o la potenza di Ibrahimovic. Chi vorrà giocare nel Pagi, la prima squadra di calcio in italia interamente composta da cittadini che hanno chiesto la protezione internazionale, dovrà avere anche un’altra qualità: la voglia di studiare l’italiano.

Il presidente della cooperativa che gestisce il centro di accoglienza di Predda Niedda e che ha messo su la squadra che il 4 ottobre farà l’esordio nel girone sassarese di Seconda Categoria, ha parlato con la squadra e come un padre fa con i propri figli ha messo in chiaro una cosa: chi non si metterà d’impegno per imparare l’italiano perderà il posto e non scenderà in campo. «Sono tutti bravi ragazzi - spiega Pierpaolo Cermelli - e sono sicuro che rispetteranno questa unica regola che abbiamo stabilito. Durante la giornata hanno un sacco di tempo libero - aggiunge - e spesso sono annoiati. Vogliamo che sfruttino questa opportunità per costruirsi qualcosa per il futuro - conclude - e senza la padronanza della nostra lingua continueranno ad avere grandi difficoltà». Già da qualche mese ad insegnare loro l’italiano ci sta provando Fabrizio Ara, insegnante sassarese di 50 anni. «È una bella esperienza - racconta durante la lezione del livello base - anche se non è certo un compito semplice. Il alcuni casi mi ritrovo davanti persone che hanno gravi carenze anche nella propria lingua madre - spiega il docente - magari sedute accanto ad altre che nei paesi d’origine hanno fatto l’università. Ho diviso i ragazzi in vari livelli - aggiunge - e tre pomeriggi la settimana cerco di farli appassionare allo studio». Negli ultimi giorni per via degli allenamenti in vista dell’esordio in campionato di calcio molti studenti hanno saltato la lezione. «Credo che non capiterà più - conclude Fabrizio Ara - dalla prossima settimana farò l’appello. Sono certo che la passione per il calcio sarà lo stimolo per imparare l’italiano». (l.f.)

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