La Nuova Sardegna

Dossier Sardegna, primo faccia a faccia con il Governo

Dossier Sardegna, primo faccia a faccia con il Governo

Insularità, incontro a Palazzo Chigi tra Pigliaru e De Vincenti Cappellacci (FI) critico, Lai (Pd) esulta: presto i risultati

26 settembre 2015
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CAGLIARI. I problemi legati all’insularità, il gap che affligge l’isola e non le consente di essere competitiva. Si è parlato di questo a Palazzo Chigi, nel primo incontro dedicato al Patto per la Sardegna e che ha visto protagonisti il governatore Francesco Pigliaru e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. Un colloquio «approfondito al centro del quale - in vista della stesura del cosiddetto Masterplan per il Mezzogiorno - c’è stato un esame preliminare delle priorità da affrontare per accompagnare l’isola nel percorso di rilancio produttivo e occupazionale, a cominciare dagli interventi sui problemi legati all’insularità». L’incontro si è concluso con un impegno: accorciare i tempi per arrivare alla messa a punto definitiva del Patto. Un primo approccio giudicato soddisfacente dalla Regione, presente anche con l’assessore al Bilancio e vice presidente della giunta Raffaele Paci. Il dossier Sardegna era stato consegnato a fine maggio, in occasione della prima inaugurazione del Mater Olbia, al premier Matteo Renzi dal presidente Pigliaru. Che aveva posto la necessità di avere risposte dal governo nazionale sui nodi cruciali per l’economia e lo sviluppo dell’isola: trasporti, energia, infrastrutture. Nel dossier per la prima volta era stato calcolato il peso dell’insularità: il gap secondo la Regione vale 1,1 miliardi di euro. Le risposte del governo erano attese per settembre. «Invece siamo appena agli inizi della discussione», commenta Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia. «Un incontro in Sardegna alla fine dell'estate per portare non più il tema, ma le soluzioni: era questa la promessa formulata da Renzi il giorno dell'inaugurazione del Mater Olbia. Invece apprendiamo che si stanno ancora tenendo esami preliminari delle priorità. In un anno e mezzo – sottolinea Cappellacci, gli unici risultati pervenuti dalle presunte interlocuzioni con il Governo sono con il segno meno: l'accordo-patacca che ha sottratto centinaia di milioni alla nostra isola, la sottrazione di 80 milioni dei Piano di Azione e Coesione e i 97 milioni di euro annui scippati con la legge di stabilità». Immediata la replica del senatore Pd Silvio Lai: «Cappellacci forse ripensa al suo fallimento e con tutta la faccia tosta di chi per un’intera legislatura non è riuscito a portare a casa un solo risultato positivo per la nostra isola si permette di criticare chi ha finalmente avviato un confronto serio con il governo. Il tavolo formale sull’insularità infatti esiste, grazie all’impegno e alla caparbietà del presidente Pigliaru: questo è di per sé un fatto incontestabile e un successo fuori discussione».

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