Lotti dice no alle scorie: «L’isola ha dato già tanto»
Il sottosegretario, sul palco con Soru e Zedda, parla anche del dossier Sardegna «A breve arriveranno le risposte. Pigliaru è un mastino, su questi temi non molla»
CAGLIARI. Un punto in più per i no scorie. E uno in meno per il deposito in Sardegna. Sia chiaro, il governo non si è ancora espresso. E questo lo ha ribadito anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti ieri alla festa dell'Unitá a Cagliari. Ma le parole del democratico fedelissimo del premier Matteo Renzi regalano qualche speranza in più. «Scorie nell'isola? Questo è uno dei punti aperti. Non posso nè giurare nè garantire nulla – ha detto –. Ma un po' mi posso sbilanciare: questa cosa la Sardegna può anche evitarsela visto che ha dato e sta già dando tanto». Contenti tutti, soprattutto il segretario regionale del Pd Renato Soru. Che, subito dopo, ha ribadito che per lui la Sardegna deve guardare verso altri scenari. Incompatibili con quello del deposito. Scorie un po' più lontane. E chissà che non diventino definitivamente un pericolo scampato con il "patto per la Sardegna", ormai pronto a sbarcare nell'isola come ha rimarcato lo stesso Lotti. Questione di poche settimane, ha spiegato. Anche se non si è voluto soffermare sui dettagli dal momento – ha detto – che su questa partita sta lavorando soprattutto il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti, noto nell'isola per le trattative sulle vertenze industria.
Il dossier Sardegna. Un patto. Ma anche un piatto che, almeno secondo il menù annunciato ieri, sembra molto ricco. E pronto a soddisfare tutti i gusti. C'è di tutto: bonifiche industriali, continuità territoriale. E conti in sospeso. Che in Sardegna, in due parole, si chiamano vertenza entrate. «Non posso dire di più – ha aggiunto Lotti – ma voglio sottolineare che tra governo e Regione si è instaurato un buon rapporto. E che il presidente Pigliaru su questi temi è un mastino che non molla la presa».
Patto per Cagliari. In realtà, per la gioia del sindaco Massimo Zedda seduto alla destra di Lotti sul palco del festival, c'è anche un' altra partita, quella delle città metropolitane. E ieri si è parlato pure di un "patto per Cagliari", anche quello in arrivo per le prossime settimane. Insomma, una valigia piena di speranze. E forse anche di soldi. Il sottosegretario ha parlato ieri anche di tasse, riforme, futuro del partito. E, naturalmente, di Renzi. «Voglio sfatare il mito dell'uomo solo al comando – ha detto Lotti –, accanto a Renzi ci sono tante persone. Una squadra con portiere, panchina e goleador. È molto determinato e guarda all'obiettivo».
Tasse. «Bisogna smettere di raccontare che il taglio delle tasse è roba di centrodestra e che le tasse sono di sinistra. Noi stiamo tagliando le tasse e siamo di centrosinistra. Gli 80 euro non erano mancia elettorale ma un modo per far ripartire l'economia. Istituti terzi ora ci dicono che un pezzo di paese è ripartito: c'è un'inversione di tendenza. Piccola, ma c'è. Già rimettendo nelle tasche degli italiani qualcosa con la Finanziaria si può incrementare questa inversione di tendenza. Noi toglieremo definitivamente la tassa sulla prima casa: mercato dell'edilizia e indotto ne trarranno vantaggio».