La Nuova Sardegna

Regione, spese sanitarie: le Asl non inviano i documenti

di Luca Rojch
Regione, spese sanitarie: le Asl non inviano i documenti

La denuncia del consigliere Roberto Deriu: dovevano mostrare i conti alla Commissione di inchiesta Gli atti con i costi di personale e appalti andavano consegnati ad agosto. Lo hanno fatto solo in 4

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CAGLIARI. Perde quell’aria sorniona e passa dalle fusa ai graffi. Roberto Deriu non ha paura di entrare con il machete dentro la foresta fitta fitta dei conti delle Asl. L’idea di una commissione di inchiesta sulla spesa sanitaria in Sardegna è sua. La lotta perché non fosse uno scatolone vuoto, ma una macchina efficiente l’ha portata avanti anche contro i vertici della Regione. E ora non ha paura nel denunciare che le Asl latitano.

L’accusa. Entro la fine di agosto tutte le Asl dovevano consegnare alla commissione una serie di documenti che certificavano molte delle voci di spesa. Dai farmaci, al personale, agli appalti. «Non era un invito, ma un obbligo» chiarisce Deriu. Ma a rispettare la richiesta sono state solo quattro Asl. «Qualcosa che non può essere accettato – continua Deriu –. La nota del presidente della commissione, Attilio Dedoni, ha messo in evidenza come una buona parte delle Aziende sanitarie non abbia rispettato i tempi di consegna. A questo punto martedì quando ci riuniremo esamineremo il caso e decideremo cosa fare». Deriu fa capire che in Regione non si pensa di fare melina.

L’elenco. Deriu rende noto anche l’elenco delle richieste inviate alle Asl. Domande precise. «Ecco le domande oggetto dell'inchiesta. Vogliamo sapere: 1) Quale sia incidenza della spesa farmaceutica convenzonata e ospedaliera? Quale sia il suo andamento di crescita e il raffronto con le altre regioni italiane. 2)Le differenze di spesa santiaria tra le diverse Asl. 3) Quale sia stata la corrispondenza tra gli obiettivi posti dall’Azienda e quelli raggiunti. 4) Quale sia la distribuzione delle risorse umane tra medici, paramedici, infermieri, operatori socio santari e farmacisti. 5) Quale sia stata la gestione delle gare pubbliche per l'acqusito di beni e servizi. 6) Quali gare abbiano avuto compimento e quali non siano state rese operative e nell’eventualità per quali ragioni. 7) Quali possano essere i margini operativi per una contrazione dei costi nel mantenimento dei livelli di assistenza».

Un elenco dettagliato che le Asl dovevano presentare entro la fine di agosto e solo in quattro hanno consegnato.

Passaggio essenziale. Ma Deriu non si è trasformato nel persecutore delle Asl. «Al contrario – continua –. La mia attenzione nasce proprio per rendere più efficienti le Aziende sanitarie. In questi mesi si parla della loro riforma. Il lavoro della commissione serve capire quali sono le spese delle Asl e in quale direzione deve andare la riforma. Ma se i dati arrivano troppo tardi anche il nostro lavoro diventa vano perché si materializzerà dopo l’approvazione della riforma sanitaria. Per questo il mio non è un giudizio su quello che succede, ma è una constatazione di quello che potrebbe accadere se non si ha una risposta immediata da parte delle Asl alle richieste della commissione».

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