Pacco bomba per il Caffè letterario
Villacidro, l’ordigno composto da un candelotto e un chilo di nitroglicerina non è esploso perché si è spenta la miccia
VILLACIDRO. Un chilogrammo di nitroglicerina in un candelotto per far saltare in aria il Caffè letterario, in piazza Zampillo, cuore del centro storico e salotto buono di Villacidro. Il tentativo, però, è andato a vuoto perché la miccia si è spenta qualche centimetro prima dell’innesco dell’esplosivo. O magari perché così voleva lo stesso ignoto bombarolo. Come dire: «Stavolta è andata così, la prossima potrebbe essere diversamente». Non ci sarebbero dubbi circa il destinatario della bomba confezionata con due oggetti cilindrici di circa 25 centimetri ciascuno, avvolti in carta bianca e stretti con nastro adesivo per pacchi, il gestore del Caffè Letterario, Francesco Pinna (38 anni), che solo da qualche mese ha avuto in affidamento dal Comune l’esercizio commerciale e culturale. Un locale che è diventato in breve un punto di ritrovo della Villacidro bene, con chiusura rigorosamente prima delle 22. A sentire i commenti dei frequentatori di piazza Zampillo non ha mai dato fastidio a nessuno e nessuno, finora, aveva dato fastidio agli avventori e al gestore, conosciuto e ritenuto persona estremamente tranquilla e stimata. Ma qualcuno, evidentemente, ha voluto cantare fuori dal coro e con un acuto abbastanza alto. Per dirla tutta, come precisato dal capitano Valerio Cadeddu, comandante la Compagnia carabinieri di Villacidro, il potenziale dell’ordigno era piuttosto elevato e l’esplosione avrebbe procurato danni ingenti all’edificio e agli arredi del Caffè. A trovare il pacchetto bomba sono stati la giovane barista Tamara Pisano e un netturbino che intorno alle 7 stava provvedendo a spazzare la piazza Zampillo e la stradina pedonale attigua. In realtà la ragazza non si era neppure accorta dell’involucro depositato sulla parte sinistra dello scalino della porta d’ingresso. Lo hanno osservato meglio, senza metterci le mani, e hanno visto che da una estremità fuoriusciva un pezzetto di spago di pochi centimetri. Era la miccia dell’ordigno, bruciacchiata ma spenta. In un baleno hanno messo a fuoco che potesse essere un ordigno esplodente e hanno avvisato i carabinieri. In piazza Zampillo è arrivata im-mediatamente una pattuglia del Radiomobile della vicina Compa-gnia che ha provveduto a far allontanare tutti e delimitare l’area prospiciente con nastro biancorosso. Poi l’arrivo degli artificieri del Comando provinciale di Cagliari e la rimozione del pacchetto bomba. Un contributo alle indagini potrebbe essere fornito dalle telecamere di videosorveglianza di alcuni negozi della zona.