La Nuova Sardegna

la sanzione dell’antitrust

In Procura il ricorso Adiconsum

di Michela Cuccu

Nuove iniziative contro la società di gestione del servizio idrico

10 ottobre 2015
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ORISTANO. «La sanzione dell’Antitrust la deve pagare il management di Abbanoa». Giorgio Vargiu, presidente di Adiconsum Sardegna, ieri mattina non è stato tenero nel commentare il pronunciamento dell’Antitrust che ha elevato 1milione e 80mila euro di sanzione al gestore unico dei servizi idrici. «Abbanoa ha consapevolmente violato le norme del Codice del consumo, adottando comportamenti volti a vessare il consumatore e a rendere difficoltoso l’esercizio dei legittimi diritti di reclamo, più specificatamente, il mancato riscontro alle istanze di reclamo e conciliazione, la mancata considerazione delle pronunce dei giudici di pace, la minaccia continua e costante di interruzione della fornitura, anche in caso di morosità contestata, costituiscono ostacoli ingiustificati e sproporzionati all’esercizio dei diritti contrattuali degli utenti del servizio idrico».

È forse questo il passaggio più significativo del decreto che dà ragione ai ricorsi che l’associazione dei consumatori avevano presentato all’organo nazionale. È la conclusione, amara, di anni di proteste e ricorsi sulle maxi bollette richieste agli utenti, che si sono trovate a dover pagare di colpo il consumo idrico di dieci anni arretrati, con la minaccia di vedersi sigillare i contatori. «Siamo stati costretti: per troppi anni Abbanoa non ha ascoltato le nostre istanze, ha ignorato tutti e tutto», ha detto ieri Giorgio Vargiu in una conferenza stampa convocata per dare notizia di tre nuove importanti azioni avviate da Adiconsum, presso la procura della Repubblica del Tribunale di Cagliari, la Corte dei Conti e l’Autorità garante. «Passi indispensabili per far si che Abbanoa non faccia pagare agli utenti gli errori del suo management. Sono loro i responsabili di una situazione che ha messo in ginocchio tanti cittadini e nelle condizioni di chiudere tante imprese», ha tuonato il presidente dell’associazione dei consumatori, che aggiunge «Sia chiaro: la nostra non è una battaglia contro Abbanoa. Non vogliamo certo la fine del gestore unico del servizio idrico. Però i responsabili, a partire dal direttore generale, dovranno rendere conto di tutto questo. È inammissibile che l’azienda più importante della Sardegna che fattura 240milioni di euro all’anno, sia gestita in questo modo».

Qualche battuta è stata rivolta anche all’indirizzo dell’amministratore unico della società di gestione, Alessandro Ramazzotti «Che anzichè prendere atto della sanzione dell’Antitrust, insiste nel negare l’evidenza, con sistemi propagandistici e tutto a spese dei cittadini. Questi atteggiamenti – conclude Giorgio Vargiu – non sono corretti».

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