La Nuova Sardegna

Domani la marcia anti Trident

di Stefano Ambu
Domani la marcia anti Trident

I pacifisti manifestano a Cagliari contro le esercitazioni militari in Sardegna

30 ottobre 2015
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CAGLIARI. Una prova di pace contro le prove di guerra. Un’onda che vuole dire no all’esercitazione Nato Trident Juncture 2015. Con la forza dei numeri, non con disordini o cassonetti rovesciati. Il messaggio è stato lanciato dalla Tavola sarda della pace in vista della grande mobilitazione prevista per domani a Cagliari. Il dissenso alle grandi manovre sarà gridato da un corteo che partirà alle 10.30 da piazza Garbaldi per arrivare sotto il palazzo del Consiglio regionale. Lo slogan è molto sintetico: «Basta giochi di guerra, pace subito». Chiaro anche il contenuto della locandina che promuove la mobilitazione. «Manifestiamo – si legge – per dire no alle servitù militari, no alla guerra, no a poligoni e basi: per il rispetto della costituzione italiana che prevede il ripudio della guerra, aiutaci a disarmare l’isola». Alla Tavola aderiscono una quarantina di sigle, associazioni e sindacati. «La nostra posizione – dice Paolo Pisu, coordinatore della Tavola – è chiara e democratica: la manifestazione di domani è stata approvata all'unanimità. Siamo contro le servitù militari in Sardegna: l’obiettivo finale è quello di cancellarle. Per un semplice motivo: abbiamo una visione totalmente diversa da quella di piattaforma militare del Mediterraneo. Noi vogliamo invece che l’isola possa essere un ponte tra le diverse etnie, religioni e popolazioni del Mare nostrum». La prima alternativa? «Le bonifiche – ha detto – innanzitutto. Per pulire la Sardegna e creare lavoro allo stesso tempo». Il metodo? «Bisogna creare massa – dice – e ampliare conoscenza e consapevolezza di quello che sta succedendo. Il nostro metodo di lotta è non violento: vogliamo che la gente ragioni, questo è l'atto più rivoluzionario che possiamo promuovere». Grandi numeri contro grandi numeri. «Alla più grande esercitazione militare – sostiene Franco Uda, portavoce della Tavola – noi dobbiamo opporre una grande azione di dissenso. Noi vogliamo dire a questi militari che non sono benvenuti. Avremmo gradito esercitazione dei corpi civili di pace, ad esempio». Non solo cortei a piedi. Contro l’esercitazione è stata organizzata da altri movimenti anche una passeggiata in bici: appuntamento oggi alle 18 in piazza Repubblica. Una lotta che non finirà questa settimana: il 3 novembre è in programma un'altra protesta a Teulada. Prime adesioni alla manifestazioni: non ci sarà, ma sposa l'iniziativa il parlamentare di Sel Michele Piras. Ok anche da Legambiente.

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