Domani la marcia anti Trident
I pacifisti manifestano a Cagliari contro le esercitazioni militari in Sardegna
CAGLIARI. Una prova di pace contro le prove di guerra. Un’onda che vuole dire no all’esercitazione Nato Trident Juncture 2015. Con la forza dei numeri, non con disordini o cassonetti rovesciati. Il messaggio è stato lanciato dalla Tavola sarda della pace in vista della grande mobilitazione prevista per domani a Cagliari. Il dissenso alle grandi manovre sarà gridato da un corteo che partirà alle 10.30 da piazza Garbaldi per arrivare sotto il palazzo del Consiglio regionale. Lo slogan è molto sintetico: «Basta giochi di guerra, pace subito». Chiaro anche il contenuto della locandina che promuove la mobilitazione. «Manifestiamo – si legge – per dire no alle servitù militari, no alla guerra, no a poligoni e basi: per il rispetto della costituzione italiana che prevede il ripudio della guerra, aiutaci a disarmare l’isola». Alla Tavola aderiscono una quarantina di sigle, associazioni e sindacati. «La nostra posizione – dice Paolo Pisu, coordinatore della Tavola – è chiara e democratica: la manifestazione di domani è stata approvata all'unanimità. Siamo contro le servitù militari in Sardegna: l’obiettivo finale è quello di cancellarle. Per un semplice motivo: abbiamo una visione totalmente diversa da quella di piattaforma militare del Mediterraneo. Noi vogliamo invece che l’isola possa essere un ponte tra le diverse etnie, religioni e popolazioni del Mare nostrum». La prima alternativa? «Le bonifiche – ha detto – innanzitutto. Per pulire la Sardegna e creare lavoro allo stesso tempo». Il metodo? «Bisogna creare massa – dice – e ampliare conoscenza e consapevolezza di quello che sta succedendo. Il nostro metodo di lotta è non violento: vogliamo che la gente ragioni, questo è l'atto più rivoluzionario che possiamo promuovere». Grandi numeri contro grandi numeri. «Alla più grande esercitazione militare – sostiene Franco Uda, portavoce della Tavola – noi dobbiamo opporre una grande azione di dissenso. Noi vogliamo dire a questi militari che non sono benvenuti. Avremmo gradito esercitazione dei corpi civili di pace, ad esempio». Non solo cortei a piedi. Contro l’esercitazione è stata organizzata da altri movimenti anche una passeggiata in bici: appuntamento oggi alle 18 in piazza Repubblica. Una lotta che non finirà questa settimana: il 3 novembre è in programma un'altra protesta a Teulada. Prime adesioni alla manifestazioni: non ci sarà, ma sposa l'iniziativa il parlamentare di Sel Michele Piras. Ok anche da Legambiente.