La Nuova Sardegna

Pesticidi in agricoltura, sequestrate 8,5 tonnellate

Operazione “Alga avvelenata” della guardia di finanza del capoluogo Indagato il titolare di una società di Ravenna, blitz in 73 province e 366 negozi

04 novembre 2015
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CAGLIARI. I fertilizzanti utilizzati in agricoltura contenevano pericolosi pesticidi. La guardia di finanza di Cagliari ne ha sequestrato 8,5 tonnellate: erano destinati a coltivazioni di tipo biologico e biodinamico. L’operazione è stata denominata “alga avvelenata” perché nei fertilizzanti è stata accertata la presenza di un alcaloide tossico derivante dalla specie sophora flavescens.

Al centro dell’operazione c’è una società di Ravenna, in Emilia Romagna, con depositi e punti vendita a Rimini e Cotignola. Indagato il rappresentante legale della società, un 53enne di Ravenna, accusato di commercio di sostanze nocive e vendita di prodotti industriali con segni ingannevoli. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la società stoccava e commercializzava prodotti contenenti principi attivi destinati al trattamento di derrate alimentari non conformi alla legislazione europea e nazionale vigente e altamente pericolosi per la salute pubblica.

Le indagini, condotte dal Nucleo di polizia tributaria delle fiamme gialle di Cagliari, con la collaborazione dei funzionari dell'ispettorato centrale delle tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari del Mipaaf, sono scattate ad aprile a seguito di una serie di controlli effettuati in alcuni punti vendita del Cagliaritano in cui venivano venduti i prodotti potenzialmente pericolosi, ma che riportavano come denominazione «estratti vegetali consentiti in agricoltura biologica».

Fatta la scoperta gli accertamenti si sono estesi alla società fornitrice, dove sono stati sequestrati i prodotti spacciati per fertilizzanti, che venduti al dettaglio avrebbero fruttato circa un milione di euro, con i quali si sarebbero potuti concimare ben 9 milioni di ettari di terra. Le fiamme gialle hanno eseguito sequestri in 366 esercizi commerciali distribuiti in 73 province, tra cui Sassari e Cagliari. I prodotti sono stati analizzati dagli specialisti dell'Ispettorato repressione frodi (Icqrf) di Catania. All'interno dei fertilizzanti è stata accertata la presenza di un alcaloide di origine vegetale, denominato «matrina», pericoloso per l'uomo. I prodotti contenenti l'alcaloide, spiegano dalle fiamme gialle, «provengono dalla Cina e dall'India, non sono commerciabili sul territorio europeo e nazionale in quanto, esplicando un'azione neurotossica (la medesima di quella svolta dai più tossici fitofarmaci quali fosforganici, cloroderivati e carbammati), sono da considerarsi pesticidi pericolosi per la salute pubblica, gli animali e l'ambiente».

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