La Nuova Sardegna

Alluvione 2015, la Regione batte cassa

Alluvione 2015, la Regione batte cassa

CAGLIARI. Nessuna vittima per fortuna, ma i danni furono comunque ingentissimi, per complessivi 52 milioni di euro. È questa la cifra stimata dalla Regione, che ha proclamato lo stato di emergenza...

18 novembre 2015
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CAGLIARI. Nessuna vittima per fortuna, ma i danni furono comunque ingentissimi, per complessivi 52 milioni di euro. È questa la cifra stimata dalla Regione, che ha proclamato lo stato di emergenza per l'alluvione 2015, con l’ondata eccezionale di maltempo che colpì le province di Olbia-Tempio, Nuoro e Ogliastra tra il 30 settembre e il 1° ottobre. Oggi la Regione presenterà la richiesta di stato di emergenza alla presidenza del Consiglio dei ministri. Lo ha deciso la Giunta su proposta dell'assessore della Difesa dell'Ambiente con delega alla Protezione civile Donatella Spano (nella foto). «Stiamo intervenendo – spiega l'esponente della giunta Pigliaru – affinchè si provveda allo stanziamento delle risorse, stimate in 6 milioni e 550mila euro, per l'attuazione dei primi interventi urgenti. Per il ripristino dei danni al patrimonio pubblico, compresi interventi strutturali di riduzione del rischio residuo, sono necessari oltre 45 milioni». La richiesta dello stato di emergenza prevede poteri straordinari in deroga alla vigente normativa per agire tempestivamente. Allagamenti e smottamenti avevano colpito la viabilità, gli edifici e le infrastrutture soprattutto nelle zone costiere della Gallura nord orientale, della Baronia e dell'Ogliastra e causato ingenti danni al patrimonio pubblico di 20 Comuni. I primi conti della Regione: quasi 500 mila euro la stima per soccorso e assistenza alla popolazione. Superano invece i 2 milioni e 300mila euro gli interventi stimati per la viabilità. Circa la stessa somma per i canali tombati e la rete di smaltimento acque meteoriche in centro abitato, a cui vanno aggiunti 740 mila euro per interventi nei corsi d'acqua naturali. Quasi 240 mila euro è l'importo, invece, per infrastrutture e impianti del sistema idrico integrato. La cifra necessaria per infrastrutture urbane ed edifici pubblici oltrepassa i 200 mila euro ed è di quasi 280 mila euro quella per gli interventi di rimozione e smaltimento materiali e detriti. Per la sistemazione idraulica e le canalizzazioni artificiali servono altri 100 mila euro.

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