La Nuova Sardegna

FAVOREVOLE - Stera: «Basta con la demagogia»

FAVOREVOLE - Stera: «Basta con la demagogia»

L’assessore: si rischia di danneggiare un patrimonio nazionale

24 novembre 2015
2 MINUTI DI LETTURA





DOMUSNOVAS. Tutta colpa di Mauro Pili. Per l’assessore all’Industria, Attilio Stera, tutto questo clamore intorno alla Rwm ha un solo responsabile. Ed è il leader di Unidos. «Mi meraviglia che uno che è stato sindaco di Iglesias, presidente della Regione e deputato sia venuto a sapere dell’esistenza di questa fabbrica solo ora. Eppure esiste dal 1968». Stera ripercorre la storia della fabbrica delle bombe, da quando si chiamava Società esplosivi sardi e produceva dinamite per cave e miniere, fino agli anni Duemila, quando è passata alla tedesca Rwm. «Con la caduta del mercato delle miniere è stata necessaria una riconversione e la fabbrica si è inserita nel settore della difesa. Oggi la Rwm è una delle tre aziende del Sulcis ancora in vita. Una società che ha assorbito una marea di lavoratori espulsi dal polo industriale di Portovesme. Personale altamente specializzato, dagli ingegneri agli operai, che arriva da tutto il Sulcis Iglesiente, ma anche dal Medio Campidano. Un patrimonio non solo di Domusnovas, ma della nazione. Se la Rwm rimane in Sardegna è proprio grazie al suo personale specializzato».

Per l’assessore della giunta di Angelo Deidda la polemica innescata da Pili e poi diventata un caso nazionale, con tanto di intervento del ministro, non ha ragione di esistere. «Si sta facendo solo demagogia. E bene ha fatto la Pinotti a intervenire. Non è assolutamente vero che le armi vengono vendute a paesi in guerra. Ci sono gli accordi internazionali che lo impediscono. L’azienda deve avere il via libera del ministero degli Esteri, che vieta poi di rivendere le stesse armi a un altro stato. Dunque, ripeto, Pili fa solo demagogia. Se queste cose non gli vanno bene si attivi, come parlamentare, per modificare gli accordi internazionali. Ma non è accettabile che getti nel panico la nostra comunità. Con il lavoro non si può scherzare, soprattutto in un territorio come il nostro, dove bastano 900 euro per sentirti benestante». (al.pi.)

In Primo Piano

Video

Stefano Cherchi addio: a Sassari l'applauso della folla commossa per il fantino morto in Australia

Le nostre iniziative