La Nuova Sardegna

Suns Sardigna festival Musica e canzoni per unire l’Europa

di Walter Porcedda
Suns Sardigna festival Musica e canzoni per unire l’Europa

Cagliari, la popolare rassegna dal 27 al 29 al teatro Massimo In gara i sardi Perry Frank, Crabuzza e Bumbe Orchestra

24 novembre 2015
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CAGLIARI. Il Suns, il prestigioso festival musicale dedicato alle minoranze linguistiche d’Europa, nato in Friuli, si gemella con la Sardegna per una edizione tutta sarda, questo fine settimana, dal 27 al 29 novembre al teatro Massimo. Promosso dalla Regione e organizzato dal Teatro Sardegna in collaborazione con un insieme di sigle (Società Umanitaria, Babel, Roots, Ejatv, Radio Onde friulane e Radio X) il Suns Sardigna vuole «mettere l’attenzione – così ha detto l’assessore regionale Claudia Firinu – alle nuove realtà artistiche e generazionali. E la musica – ha insistito – è un importante veicolo di trasmissione culturale per scoprire la nostra identità e lingua». Questo, in attesa di vedere prima o poi quel sacrosanto riconoscimento dei diritti, nei fatti ancora lontano. Il festival - come ha ricordato per il teatro Sardegna, Maria Grazia Sughi – ospiterà una serie di eventi collaterali. A cominciare dal teatro stesso. Il 27 alle 21 infatti debutterà “Giovanna detta anche Primavera” di Valentino Mannias in scena con Giaime Mannias e Luca Sapu (replica anche l’indomani alle 19). Alle 18 invece l’anteprima del festival Babel con la proiezione di “Gitanistan” film di Pierluigi De Donno e Claudio “Cavallo” Giagnotti. L’indomani (alle 12) presentazione di un libro su lingue e diritti a cura di Claudio Cressati e Marco Stolfo e alle 18 l’installazione di Nina Feldman “Voglio parlare italiano e sardo”, video di Ejatv e Boxis de Murriali in cui si riprende la performer in giro per Cagliari a conversare in sardo.

Domenica 29 alle ore 19 sarà proietttato il documentario “The Great European Disaster” di Annalisa Piras prodotto da Bill Emmott. La pellicola è ambientata in un futuro non troppo distante con una Unione Europea collassata e i Paesi ridotti a un insieme di stati-nazione in competizione.

Ma Suns, come vuol dire la parola ladina, è soprattutto suoni. Ecco così il festival al via l’intera serata del 28. Sul palco ad aprire le danze, dalle 21, tra tradizione e modernità gli occitani Blu l’Azard con “El nebbie d’andin”. A seguire i sardi di Bumbe Orchestra, progetto indie con “Sa fossa”. L’algherese Claudia Crabuzza dei Chichimeca presenta “Lhasa” (catalano). Ancora un’occitana, Liza, tra jazz e suoni celtici e gitani con “L’acuceu”. Dal Friuli giungono invece Loris Vescovo e l’Orchestra Eztraterrestre con “Ellis Island”. “Euskal Herria” è il brano in ladino di Martina Cavulli e la Grenza Band. Me+Marie (Valader) presentano “Hay eu less”. Un altro sardo, Perry Frank, tra folk e psichedelia con “Cantu a meri”. In Arbereshe (albanese del sud Italia) cantano i Daggs con “Bote e Paqe”- Infine i Turbokrowodnin cakavo eseguono “Rozica”. Presentano Claudia Aru e Michele Polo. L’evento andrà in diretta streaming da Ejatv e radio su Radio Onde Furlane con i commenti di Mauro Missana e Alessio Mura. Band ospiti, quella trentina di Martina Dori (vincitrice edizione 2014) e quella sarda di Dr Drer e Crc Posse vincitrice nel 2009 dell’edizione europea che questo anno si terrà a Udine l’11 dicembre.

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