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Sardegna.it, stipendio troppo alto: silurato il manager

Sardegna.it, stipendio troppo alto: silurato il manager

Delibera della giunta regionale che revoca per giusta causa l’incarico a Marcello Barone. Visita della Guardia di finanza nella sede della società

26 novembre 2015
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CAGLIARI. Lo stipendio maggiorato oltre il limite di legge e i rimborsi di spese improprie sono costati la poltrona all’amministratore unico di Sardegna.it, Marcello Barone. Così come annunciato, la giunta regionale gli ha revocato l’incarico «per giusta causa» dopo le segnalazioni dell’ex presidente della società in house Franco Magi, il cui contenuto è stato confermato pienamente dal dirigente degli Affari generali.

«Sulla base degli accertamenti preliminari compiuti dal collegio sindacale della società e dalla direzione degli Affari generali e società dell'informazione - è scritto nel comunicato ufficiale della giunta - sono stati rilevati profili di illegittimità in relazione all'operato dell'amministratore unico. La giunta ha deciso di avviare una procedura per l'acquisizione di manifestazioni di interesse per il conferimento dell'incarico di amministratore unico di Sardegna.it».

Come se non bastasse, ieri mattina tre militari della Guardia di Finanza si sono presentati alla sede di Sardegna.it, in via dei Giornalisti, per eseguire un atto giudiziario. Hanno puntato dritti sull’ufficio di Barone ma non c’era: agli uomini delle Fiamme Gialle è stato spiegato che si trovava fuori ufficio per ragioni legate alla salute. A quel punto i finanzieri hanno girato i tacchi e sono usciti dalla sede della società regionale in house senza aggiungere una parola. Il segreto investigativo impedisce di conoscere la ragione della visita e il contenuto dell’atto.

La sola certezza è che la posizione di Barone è all’attenzione della Procura da quando il manager nominato nel 2009 dal governatore Ugo Cappellacci è finito in una controversia con l’amministrazione - risolta ora con il suo siluramento - legata allo stipendio, che sarebbe ben oltre il tetto di legge, e alle spese personali che risulterebbero improprie. Chiusa l’istruttoria sulla sua posizione, il dirigente degli affari generali Antonello Pellegrino ha acquisito nel corso di una lunga riunione il parere dell’ufficio legale e ha chiesto a Barone di restituire le somme che per il collegio dei sindaci di Sardegna.it sono state percepite indebitamente. Ma Barone si sarebbe rifiutato e avrebbe incassato anche questo mese la stessa busta paga. Ricevute le comunicazioni e le conclusioni degli uffici, la giunta regionale ha deciso di rimuoverlo per giusta causa. Ma è possibile che la Procura abbia preceduto l’esecutivo politico di poche ore. Per quale motivo? Si conoscerà nelle prossime ore. Potrebbe trattarsi dell’acquisizione dei documenti sulle spese del manager ma anche di altro.

Tra le maggiorazioni dello stipendio rilevate dai sindaci e le spese improprie denunciate da Magi in diverse segnalazioni scritte - l’auto di servizio, l’alloggio e i viaggi - l’ormai ex manager di Sardegna.it avrebbe intascato complessivamente circa 170 mila euro in più del dovuto e avrebbe anche esagerato nella distribuzione di incarichi di consulenza, sui quali gli uffici regionali potrebbero chiedere presto ulteriori spiegazioni. (m.l)

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