La Nuova Sardegna

CAGLIARI. I commissari delle Asl sono stati confermati per altri tre mesi dal Consiglio regionale. Preso atto della proroga, tra l’altro sollecitata dall’assessorato alla Sanità, con una delibera la Giunta ha ribadito che «fino a marzo la gestione ordinaria delle Aziende dovrà rispettare i criteri di risparmio della spesa sanitaria previsti dal Piano di rientro 2016-2018». Ma oltre l’aspetto amministrativo c’è dell’altro: continua a essere forte la polemica sull’aumento delle tasse (Irpef e Irap) con cui i cittadini contribuiranno alla copertura della voragine nei conti delle Asl e della spesa farmaceutica.

I Riformatori. Dopo aver dato battaglia in Consiglio regionale, sono stati i primi a scendere in piazza con un sit in nel piazzale dell’Agenzia delle entrate, a Cagliari. «No a nuove tasse» e «Pd=tasse» sono stati gli striscioni che hanno fatto da contorno alla manifestazione. «Noi abbiamo fatto bene i conti – hanno detto i leader del movimento – e scoperto che il gettito extra sarà al di sotto dei 20 milioni, altro che i 100 ipotizzati dalla Giunta. Poi a essere tartassati saranno i contribuenti con un reddito oltre i 28 milioni e sono cioè quelli che più di altri potrebbero contribuire alla ripresa economica, mentre a chi ha meno soldi arriverà un’elemosina». Secondo i Riformatori, «la Giunta prima ha sbagliato i conti di previsione fino a provocare il disavanzo e ora anche quelli sulle tasse. Vedrete: il Governo impugnerà la legge».

Forza Italia. «Questa Giunta – sostiene il coordinatore di Fi Ugo Cappellacci – ha aumentato le tasse dopo aver sbagliato i calcoli all’inizio dell’anno e lo ammette in una delibera quando scrive: il disavanzo è legato al nostro minor finanziamento del servizio sanitario nel 2015. E proprio questo spiega perché un anno fa la stessa Giunta non ha introdotto il balzello e oggi invece sì dopo aver commesso un errore da dilettanti allo sbaraglio e lo scarica sui sardi».

Piccoli Comuni. Anche l’associazione dei piccoli Comuni, l’Anpci, è contro la Giunta: «Ha tagliato i finanziamenti per la casa della salute nel Gerrei e ora impone nuove tasse. Se non ci sarà un cambio di passo, siamo pronti a clamorose forme di protesta».