La Nuova Sardegna

Forza Italia nel caos: senza regia alle comunali

di Luca Rojch
Forza Italia nel caos: senza regia alle comunali

Il partito rischia di non presentare a Cagliari la lista e un proprio sindaco A Olbia il candidato Settimo Nizzi è contestato da una grossa fetta dei consiglieri

06 gennaio 2016
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SASSARI. I cavalieri azzurri hanno perso la direzione. Il loro charme mediatico. Forza Italia sembra un partito sospeso, in corsa verso il passato. Lontano dalla folla, quasi non cavalcasse più lo zeitgeist, lo spirito del tempo. Silvio Berlusconi pensa di andare alle amministrative senza il simbolo, via Forza Italia e spazio alle liste civiche. Segno che il fascino magnetico del cavaliere sembra non bucare più.

Nell'isola con molta probabilità non si arriverà a rottamare il bandierone tricolore su campo azzurro. Ma il partito subisce lo stesso disorientamento del suo padre fondatore. Le amministrative rischiano di diventare la macchina infernale che ridurrà i principi azzurri a depressi comprimari.

In cerca di identità. Il ricambio dentro Forza Italia sembra essersi fermato. Dietro i big c’è il vuoto e mancano gli input dall’alto, dalla direzione nazionale. Così si marcia a vista. Ed è caos. A Cagliari il partito rischia di non presentarsi. Il candidato sindaco non c’è. Piergiorgio Massidda, il primo a scendere in campo, un passato da senatore del Pdl, ci tiene a dire che la sua è una candidatura civica. Nessuna parentela con gli azzurri. Dichiara. Ma la reazione di Fi non c’è. Anzi c’è chi sostiene che in fondo il nome di Massidda, o quello di Pierpaolo Vargiu, possano essere sostenuti. «Ragioniamo su chi possa essere il candidato migliore – dice il consigliere regionale Fi Stefano Tunis –, ma non abbiamo preso nessuna decisione. Potrebbe esserci anche un candidato di Forza Italia. Ma dobbiamo pensare anche che mettere un altro nome significa frammentare ancora di più il fronte e spianare la strada ai 5 Stelle per il ballottaggio».

Diplomazia al potere. Ugo Cappellacci cerca di riportare ordine e ottimismo. Ma è un mestiere complicato. Accanto a lui mancano i grandi saggi di Forza Italia. Pietro Pittalis, uno dei pochi ancora in grado di catalizzare folle, esalta il suo ruolo di mediatore e sceglie la cautela. «La sfida di Cagliari è importante – spiega Pittalis –, ragioniamo. Ma ci sarà una grande sorpresa». Nessuno ha il coraggio di dirlo, ma Forza Italia sembra essersi persa. Sospesa tra la paura di un flop colossale e la speranza di un nuovo colpo del cavaliere. Un gerovital mediatico che inietti nuova linfa in un corpo stanco.

Gli scontri. E che regni il caos tra i berlusconiani è evidente dall’impasse del partito anche negli altri comuni in cui si andrà al voto. Silenzio su Sinnai e Carbonia. A Olbia c’è un candidato. «Forza Italia sosterrà Settimo Nizzi – dice il coordinatore provinciale Giuseppe Fasolino –. Questa è una certezza». Ma il partito è spaccato. Nizzi è stato scelto attraverso un sondaggio, contestatissimo da una grossa fetta di Forza Italia. Una parte dei consiglieri comunali azzurri sostiene che il sondaggio «ha la stessa validità dell’oroscopo». Temono che Nizzi, già sconfitto nelle precedenti elezioni da Gianni Giovannelli, possa essere superato ancora una volta. Ma dietro la battaglia furiosa tra gli azzurri c’è uno scontro generazionale. Da una parte ci sono Fedele Sanciu e Settimo Nizzi, che da sempre hanno le chiavi del partito. Dall’altra le eterne promesse, che si guardano allo specchio e scoprono tra rughe e capelli bianchi che la loro gioventù è più una categoria morale che uno stato esistenziale. Spingono per un ricambio generazionale di un partito che rischia di non avere un futuro.

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