La Nuova Sardegna

L’assessore Deiana: «La verità arriverà dalle scatole nere»

L’assessore Deiana: «La verità arriverà dalle scatole nere»

I treni in servizio sono dotati anche di telecamere Arru: «La macchina dei soccorsi ha funzionato bene»

20 gennaio 2016
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CAGLIARI. Il Consiglio regionale non è rimasto indenne dagli effetti collaterali dell'incidente ferroviario. È stata l'opposizione, con i Riformatori e l'Udc, a chiedere subito e a gran voce che la Giunta «riferisse in aula sulle cause e sulla macchina dei soccorsi». La riposta è stata immediata: dopo i vari sopralluoghi, in tarda serata, gli assessori Massimo Deiana (trasporti) e Luigi Arru (sanità) hanno presentato «a braccio» le loro brevi comunicazioni.

Deiana. La ricostruzione dell'assessore è stata questa: «Attraverso le scatole nere, le telecamere in testa alle motrici e ai filmati registrati dal sistema di sicurezza nelle stazioni, gli investigatori hanno già in mano tutte le prove necessarie per ricostruire le cause dell'incidente», ha detto. Per Deiana «i tempi delle due inchieste, quella della procura e l'altra tecnica dell'Arst e del ministero dei Trasporti, saranno rapidi». L'assessore ha parlato anche del semaforo che pare non abbia funzionato in una delle due stazioni: «Era stato disattivato - ha sottolineato - per i lavori di manutenzione alla rete idrica di Pirri, ma dall'11 gennaio era stato riacceso e comunque la sicurezza era assicurata dai protocolli previsti quando c'è un cantiere vicino a una linea ferroviaria». Nessun accenno invece alla polemiche sull’assenza del doppio binario e i finanziamenti ancora non spesi nonostante l'appalto. Era stata soprattutto l'Udc a puntare il dito sulla lentezza del progetto.

Arru. L'assessore alla Sanità ha detto che la macchina dei soccorsi ha funzionato bene e con tempestività. «Il coordinamento del 118 con i quattro ospedali di Cagliari è stato decisivo per far fronte all'emergenza. La risposta del sistema - ha concluso - è stata pronta e molto professionale». In effetti, è stata la prova generale di quanto, con tutti i debiti scongiuri, dovrà affrontare un domani l'Azienda emergenze-urgenze, l'Areus, che però è invece ancora al palo. Approvata nel novembre del 2014, l’Azienda dovrebbe partire insieme alla riforma dell’Asl unica annunciata per l’estate.

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