La Nuova Sardegna

Oliena, da Su Gologone arriverà l’acqua per la bassa Baronia

Oliena, da Su Gologone arriverà l’acqua per la bassa Baronia

Il verdetto del Genio civile che ha esaminato due progetti. L’approvvigionamento limitato ad alcuni periodi dell’anno

26 gennaio 2016
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CAGLIARI. Non solo Oliena e Dorgali: l’acqua della sorgente di Su Gologone potrà dissetare anche i comuni della bassa Baronia, ma non per tutto l’anno. È il verdetto emesso dallo studio di fattibilità affidato dal Genio civile di Nuoro su richiesta dell’assessorato regionale ai Lavori pubblici. Lo studio è stato presentato dall’assessore Paolo Maninchedda ai sindaci di Oliena e Dorgali, riuniti insieme ai primi cittadini di Orosei, Galtellì, Irgoli, Loculi e Onifai, cioè i centri che chiedono di poter attingere alla fonte. Lo studio, che segue un monitoraggio di sei mesi, ha valutato due opzioni di intervento, comparando i costi economici e gli impatti ambientali e paesaggistici. Sulla vicenda da tempo va avanti una lunga battaglia tra i comuni.

Progetti a confronto. L’idea sottoposta alla Regione da parte del comitato “Abba Vona”, basata sul prelevamento delle acque a valle della sorgente è stata messa a confronto con un inedito progetto che prevede, invece, di attingere direttamente dalla grotta “Mussintommasu” a monte. Entrambi i progetti verranno ora mandati al Savi: lo studio del Genio Civile è stato reso necessario dal fatto che il Servizio di valutazione ambientale deve esaminare, per legge, due alternative.

L’acqua da dividere. La quantità di acqua disponibile a Su Gologone non è costante nel tempo. Con il monitoraggio della sua capacità nei diversi momenti dell’anno è stato stabilito che sarà possibile estrarre 40 litri al secondo nel periodo meno siccitoso e 20 litri al secondo nel periodo siccitoso iniziale (circa 40 giorni). Nei mesi restanti, la quantità dell’acqua non è tale da permetterne il prelevamento ulteriore senza intaccare le caratteristiche ambientali e paesaggistiche della fonte. Per cui, nessuno dei due progetti può garantire l’approvvigionamento totale e continuo per 365 giorni l’anno Ma il progetto B, al contrario di A, comprende la possibilità di implementazione futura per la soluzione del problema anche nel periodo di magra.

I costi e l’ambiente. Secondo il Servizio territoriale opere idrauliche, la soluzione B risulta ambientalmente, idrogeologicamente, paesaggisticamente ed economicamente più sostenibile della soluzione A. Dal punto di vista dei costi, il progetto B costerebbe circa la metà del progetto A, per il quale l’importo stimato del finanziamento è pari a 1.800.000 euro. Anche dal punto di vista paesaggistico la soluzione B sembra più consigliabile perché tutte le opere verranno realizzate esternamente all’area del monumento Stesso discorso anche dal punto di vista idrogeologico: gli interventi previsti dal progetto A ricadono in un’area con pericolosità idraulica elevata, con almeno due inondazioni all’anno.

Qualità delle acque. Una delle differenze più interessanti fra le due proposte riguarda la qualità delle acque distribuite: l’idea progettuale del comitato “Abba Vona”, con l’estrazione dell’acqua a valle della sorgente, contempla la produzione di un’acqua di categoria decisamente alta, ma che dovrebbe essere sottoposta a un trattamento di potabilizzazione. Il progetto B, al contrario, attingendo a monte direttamente dalla grotta, non ha bisogno di alcun intervento, essendo le acque di tipo sorgivo.

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