«Siamo soltanto all’inizio, questo è il primo passo»
SASSARI. Predica pazienza, spiega che «siamo solo all’inizio». Perché, dice l’assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana, presto entreranno in funzione i nuovi treni «e allora tutto il sistema...
SASSARI. Predica pazienza, spiega che «siamo solo all’inizio». Perché, dice l’assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana, presto entreranno in funzione i nuovi treni «e allora tutto il sistema sarà rivisto: numero di corse, parco macchine, fermate. Per esempio, ci sarà una nuova fermata a Porto Torres, come in altri centri. Naturalmente sulla base delle risorse finanziarie a disposizione». Poi la precisazione: «I nuovi treni sono più veloci e più comodi. È un importante passo in avanti. Ma il percorso è lungo e lo sapevamo dall’inizio: per andare ancora più veloci i treni devono viaggiare su una rete ferroviaria più moderna, non sugli attuali binari assolutamente inadeguati soprattutto nel nord dell’isola. I soldi per intervenire sulle infrastrutture ci sono, in estate i lavori potranno iniziare».
I prossimi cinque. I treni acquistati dalla Regione sono 8. Ma sinora in circolazione se ne vedono solo due. «Il terzo resta a disposizione – spiega l’assessore ai Trasporti – pronto a intervenire in caso di necessità». L’Atr parcheggiato ai box provoca molte perplessità: le corse sono state ridotte, molte fermate soppresse, il terzo pendolino sarebbe utile. Probabilmente l’assenza si sentirà di meno quando saranno disponibili gli altri 5, che durante il mese appena trascorso sono stati sottoposti a una serie di test. Salta la prima data annunciata, il 31 gennaio, li vedremo sulle rotaie – assicura l’assessore – più o meno tra quindici giorni. «E allora potremo iniziare a rivedere l’organizzazione del servizio, con l’obiettivo di andare incontro il più possibile alle esigenze dei viaggiatori. Ma, sia chiaro, accontentare tutti sarà impossibile».
Fermate soppresse. La denuncia arriva dal Nord Sardegna. Da Sassari il pendolino viaggia no stop sino a Macomer, nessuna fermata nelle stazioni dei paesi della Provincia. Un disagio soprattutto per gli studenti pendolari. Da Macomer verso Cagliari, invece le fermate sono 5: Abbasanta, Oristano, San Gavino, Elmas aeroporto e infine l’arrivo a Cagliari. «È vero – commenta l’assessore – e sappiamo che ci sono state proteste. Cercheremo di capire come intervenire al meglio partendo dai numeri: è evidente che il servizio deve essere calibrato sulla base della richiesta. Ma, ribadisco, non sarà mai possibile garantire fermate in tutti i paesi e a tutte le ore. Per fare questo non basterebbero cento treni».
I cantieri. I primi partiranno d’estate e interesseranno il tratto nord della rete ferroviaria, da Oristano verso Sassari. «Abbiamo già girato 20 milioni di euro a Rfi per realizzare il sistema Scmt (sistema controllo marcia treno), che stabilisce un dialogo costante tra la rete ferroviaria e il personale a bordo. Sappiamo che Rfi ha già provveduto all’acquisto del materiale e che i lavori saranno eseguiti da personale interno. Questo aspetto accelererà moltissimo i tempi». La fetta più grossa della torta, 49 milioni di euro, arriverà invece dall’accordo di programma per le infrastrutture ferroviarie: «Qualche giorno fa, a Roma, sono arrivate precise rassicurazioni del ministro Delrio», dice Deiana. Con quei fondi, l’obiettivo è riammodernare la rete nel tratto Nord, così da elevare la velocità. Impossibile stabilire i tempi, i lavori saranno lunghi. Fino ad allora, i treni continueranno a viaggiare con il freno tirato. (si. sa.)