La Nuova Sardegna

Gli stagionali: no al taglio delle indennità

di Dario Budroni
Gli stagionali: no al taglio delle indennità

L’Anls sul piede di guerra: il Governo ha dimezzato i sussidi di disoccupazione. Il 22 marzo una manifestazione a Cagliari

11 marzo 2016
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SASSARI. Sono tanti. E hanno tutti un unico nemico: la Naspi. Cioè la nuova formula di indennità che sta dando il tormento a chi lavora solo alcuni mesi all’anno. Così adesso i lavoratori stagionali decidono di scendere in piazza. Il 22 marzo manifesteranno per le strade di Cagliari per contestare quella che hanno già bollato come una «grande fregatura».

Indennità dimezzata. La Naspi, varata neanche un anno fa dal Governo e che prende il posto della vecchia indennità di disoccupazione chiamata Aspi, appare infatti piuttosto sconveniente. «Un lavoratore stagionale con sei mesi di stipendio, per esempio, riusciva a ricevere altrettanti mesi di indennità. Con la nuova Naspi, invece, riceverà soltanto la metà» sintetizza Francesco Italiano, delegato per la zona di Sassari della neonata Associazione nazionale lavoratori stagionali.

Nuova associazione. L’Anls è figlia del suo tempo. È infatti nata pochi mesi fa da «Lavoratori stagionali», una pagina Facebook che conta ormai 36mila iscritti, fondata da Giovanni Cafagna, un venditore di frutta e verdura dell’Isola d'Elba. L’associazione sindacale ha subito trovato terreno fertile e nel giro di pochissimo tempo si è trasformata in una realtà solida e ramificata. In Sardegna al momento gli iscritti sono 1.500. «Ci siamo uniti per dare voce alla categoria – continua il delegato Anls Francesco Italiano, che di mestiere fa il maitre in un albergo della costa gallurese –. E stiamo crescendo. Il malessere nei confronti della Naspi è generale e tocca diversi ambiti».

Gli stagionali. Sono soprattutto i lavoratori che operano nel settore dell'accoglienza. Cioè baristi, camerieri, cuochi, bagnini, animatori di villaggi. Ma non solo. «Anche un falegname o un autista può essere un lavoratore stagionale – continua Francesco Italiano –. È una condizione che riguarda migliaia di persone di tutte le età che lavorano in settori diversi. Adesso è importante per far sentire tutti insieme la nostra voce contro la Naspi. La nuova indennità di disoccupazione per noi stagionali sarebbe infatti un duro colpo. Ci ritroveremmo con l’indennità dimezzata. E vivere diventerebbe dunque un serio problema». L’Anls sa però di poter giocare sul tavolo della trattativa. Al momento è già riuscita a portare a casa alcune proroghe. «Sappiamo che non tutto è ancora perduto – aggiunge fiducioso il rappresentante Anls –. C’è la possibilità di dire la nostra e di convincere il Governo a cambiare idea. Altrimenti che ci diano almeno la possibilità di operare nei lavori socialmente utili».

La manifestazione. Per questo l’Associazione nazionale lavoratori stagionali manifesterà anche in Sardegna, in sintonia con gli stagionali delle altre regioni italiane. Martedì 22 marzo raggiungeranno Cagliari su pullman che partiranno da città e paesi di tutta l'isola. «Sarà fondamentale essere in tanti e soprattutto uniti – conclude Francesco Italiano –. Abbiamo l’opportunità di far valere i nostri diritti».

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