La Nuova Sardegna

Sardegna e Corsica, un’unica isola in Europa

Sardegna e Corsica, un’unica isola in Europa

La visita di Francesco Pigliaru: andremo insieme a Bruxelles per discutere di insularità. Il governatore Gilles Simeoni: dobbiamo agire come una macroregione

15 marzo 2016
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AJACCIO. L’accordo è fatto e comincia a essere riempito di contenuti. Un mese dopo la missione a Cagliari del governo autonomista corso, è stato quello sardo di centrosinistra a restituire la visita, ad Ajaccio. In attesa che il 28 aprile, in Consiglio regionale, i due parlamenti delle isole gemelle celebrino assieme «Sa die de sa Sardigna».

Pigliaru. La delegazione della Giunta era capeggiata dal governatore Francesco Pigliaru: «Non c’è spazio per i lamenti generici. Ciò che ci interessa è presentarci uniti a discutere di insularità con l’Unione europea». Per proseguire: «L’obiettivo comune delle nostre due isole è avere pari opportunità con le altre regioni europee. È un percorso che affrontiamo anche con le Baleari, con cui vogliamo condividere il progetto di essere una grande regione delle isole periferiche del Mediterraneo». I progetti comuni, dal turismo ai trasporti, ha aggiunto il presidente devono diventare non «motivo di lamentela nei confronti dei rispettivi Stati, ma rivendicazione concreta nei confronti di Bruxelles. E Bruxelles deve ascoltare quei territori che sono il ponte dell’Europa verso il Nord Africa». Per il governatore Sardegna e Corsica, a suo tempo, sono state divise dalla storia, ma da sempre sono unite dalla geografia e dobbiamo saper sfruttare al meglio questa nostra vicinanza fino a diventare, insieme anche alle Baleari, una macroregione europea».

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Simeoni. L’incontro fra i due presidenti è avvenuto sotto il busto di Pasquale Paoli, definito da Pigliaru «simbolo del pensiero democratico», ma anche il padre dell’autonomismo corso. Nelle regionali di quest’anno, gli autonomisti corsi hanno trovato la forza di unirsi e conquistare la vittoria. Il governatore Gilles Simeoni ha detto: «Abbiamo cominciato un lavoro comune che ci permetterà di limitare al massimo gli svantaggi di essere due isole. Vogliamo, a questo punto, rafforzare il nostro peso non solo nelle relazioni con Bruxelles, ma anche con quelle che ognuno di noi ha con i rispettivi Stati nazionali». Poi: «Sardegna e Corsica hanno una continuità naturale che dobbiamo ritrovare e dovrà essere forte anche nei rapporti istituzionali e commerciali» Per Simeoni, «le parole chiave della macroregione sono e dovranno continuare a essere concretezza e cooperazione. È tempo di fare i nostri passi. Individuati i problemi, siamo già all’opera nella definire una precisa tabella di marcia con cui bussare a Bruxelles».

La delegazione. I tavoli tecnici, ad Ajaccio, sono stati diversi. Uno dei punti critici è quello dei collegamenti marittimi fra le due isole. «Lavoriamo da mesi con la Corsica sul problema urgente del ripristino degli oneri di servizi pubblico sulla tratta Santa Teresa Gallura-Bonifacio», ha ricordato l’assessore ai Trasporti Massimo Deiana. Poi «abbiamo messo in campo progetti per collegamenti aerei fra le due isole, che al momento non esistono e costituiscono un pesante limite anche per le relazioni». Altri temi comuni fra le due isole sono l’ambiente e la pianificazione urbanistica. Argomenti discussi dagli assessori Cristiano Erriu (urbanistica) e Donatella Spano (ambiente). Erriu ha detto: «È emersa la volontà di lavorare assieme sul tema delle zone interne e lo spopolamento dei piccoli comuni, problema più evidente in Corsica, e di trovare soluzioni condivise». Di protezione della biodiversità e valorizzazione delle aree protette, soprattutto delle Bocche di Bonifacio, ha parlato Donatella Spano. «Abbiamo un progetto importante da condividere – ha detto l’assessore – per far sì che il Parco internazionale sia uno dei punti di forza delle due isole». Della delegazione sarda facevano parte anche l’assessore agli Affari generali Gian Mario Demuro, «la Corsica guarda con interesse al nostro Statuto» e quello ai Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, che con il suo Partito dei sardi è stato uno dei promotori della nuova fratellanza sardo-corsa.

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