La Nuova Sardegna

I tre fratelli Olianas restano in carcere

di Valeria Gianoglio

Lanusei, convalidati quattro fermi. Libero uno degli indagati, disposto l’obbligo di dimora

23 marzo 2016
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LANUSEI. Provati dai primi giorni in carcere e accompagnati dal loro avvocato, Paolo Pilia, ieri mattina, i tre fratelli Giovanni, Gianluigi e Carlo Olianas, si sono presentati davanti al gip del tribunale di Lanusei, Paola Murru, per l'udienza di convalida del loro fermo. Pochi minuti per pronunciare la formula "mi avvalgo della facoltà di non rispondere", e poi di nuovo in cella. Qualche ora dopo, il giudice per le indagini preliminari, ha sciolto la riserva e ha deciso di convalidare i loro fermi e di lasciarli anche in regime di custodia cautelare in carcere. Poi, come già avevano fatto i gip di Nuoro, Sassari, Tempio e Pavia, il giudice si è dichiarato "incompetente" e ha restituito tutte le carte alla Dda di Cagliari.

Sempre ieri mattina, a Lanusei, si sono tenute le udienze di convalida anche per altri due indagati della maxi indagine della questura di Nuoro e della Guardia di finanza barbaricina sugli assalti ai furgoni portavalori: sono Fabrizio Manca, 35 anni, e Pietro Paolo Lotto, 48 anni, entrambi di Villanova Strisaili. Anche loro, di fronte al gip Paola Murru, hanno scelto la strada del silenzio. Il loro avvocato, Marcello Caddori, ha sollevato la questione della legittimità del fermo, sostenendo che nei confronti dei suoi assistiti non ci fossero gli estremi per emettere un simile provvedimento visto che non sussisteva il pericolo di fuga. Anche nei loro confronti il gip, qualche ora dopo, ha deciso di convalidare il fermo ma ha lasciato in carcere solo Manca, e ha deciso di disporre invece il solo obbligo di dimora a Villagrande per Lotto. L'operaio forestale, collega di Giovanni Olianas, è dunque il primo e unico scarcerato dell'intera inchiesta. Da ieri sera, dopo aver lasciato il carcere, non potrà tuttavia allontanarsi da Villagrande Strisaili. È accusato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Da ieri sera, dopo aver lasciato il carcere di Lanusei, non potrà tuttavia allontanarsi da Villagrande Strisaili.

Lunedì, tra la Sardegna e Pavia, erano stati convalidati, con rinvio degli atti alla Direzione distrettuale antimafia, i fermi degli altri presunti componenti della banda. Tutti restano in carcere, inchiodati dai gravi indizi di colpevolezza raccolti nei loro confronti.

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