La Nuova Sardegna

Medico morto in moto sulla 131, scarsa illuminazione: aperta un’inchiesta

di Luca Fiori
Ennio Angelone
Ennio Angelone

L’ipotesi: la presenza del cantiere non era segnalata Ennio Angelone, 71 anni, rientrava sulla sua Guzzi a Bonnanaro

24 aprile 2016
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SASSARI. Un’illuminazione adeguata e dei segnali luminosi lungo il cantiere forse venerdì sera sarebbero bastati per salvare la vita di Ennio Angelone. Il medico anestesista di 71 anni, originario di Melfi, ma residente a Bonnanaro è morto nell’oscurità della bretella di collegamento fra la statale 131 e la 597, dopo essersi schiantato con la sua moto contro il new jersey in plastica che delimita il cantiere del Lotto Zero della Sassari-Olbia, vicino a Codrongianos.

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Uno schianto terribile avvenuto in un tratto in cui la polizia stradale durante i rilievi ha riscontrato più di una irregolarità. È su questa ipotesi che sta lavorando la Procura della Repubblica di Sassari che, dopo l’ennesimo incidente mortale accaduto in provincia nell’arco di pochissimi giorni, ha aperto un’inchiesta per far luce sull’ultima tragedia della strada.

L’incidente si è verificato poco dopo le 21.30. Ennio Angelone percorreva la statale 131 in direzione Cagliari alla guida della sua Guzzi Le Mans 850 in un tratto in cui il limite di velocità, vista la presenza del cantiere, impone di non superare i 40 chilometri orari.

È verosimile che il medico stesse procedendo a una velocità superiore a quella consentita e che questo abbia contribuito a fargli perdere il controllo della moto. Ma gli inquirenti vogliono capire se in una situazione di maggiore visibilità il motociclista si sarebbe potuto salvare. Ieri mattina il titolare dell’inchiesta, il sostituto procuratore Cristina Carunchio, ha ricevuto sulla sua scrivania la relazione degli agenti della polizia stradale coordinati dal dirigente Giacinto Mattera. Tra le contestazioni ci sarebbe anche la presenza - non consentita dalla legge - di barriere mobili come i new jersey in plastica in un tratto così pericoloso. Dei dispositivi di protezione più robusti probabilmente avrebbero impedito a Ennio Angelone di volare contro uno dei pali di ferro su cui poggia l'indicazione della deviazione stradale. Il corpo è finito poi sull'altra carreggiata, un automobilista che procedeva verso Sassari ha assistito al volo e ha fatto in tempo a frenare, a scendere dalla vettura e a bloccare le altre auto.

Immediatamente è scattata la macchina dei soccorsi ma per l'anestesista purtroppo non c'è stato niente da fare. Ennio Angelone dopo aver lavorato a lungo fra Pavia e Modena, era stato trasferito nell’ospedale civile di Oristano. Andato in pensione, aveva scelto di condurre una vita piuttosto ritirata a Bonnanaro. La moto era sempre stata la sua grande passione. La Guzzi Le Mans 3 che guidava venerdì sera era dei primi anni Ottanta. Una moto da strada che usava spesso nei suoi spostamenti per le strade dell’isola.

Venerdì notte il medico stava facendo rientro a Bonnanaro quando ha imboccato quel tratto di strada in cui ha trovato la morte. In quella bretella provvisoria che riporta sulla quattro corsie, il motociclista ha perso il controllo della sua Guzzi e non ha avuto scampo.

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