La Nuova Sardegna

Perde il controllo dell’auto 21enne muore schiacciato

di Gian Carlo Bulla
Perde il controllo dell’auto 21enne muore schiacciato

Tragedia nella notte sulla provinciale che collega Guamaggiore a Ortacesus Simone Caria tornava dopo una festa a Senorbì dove abitava coi genitori

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GUAMAGGIORE. Simone Caria aveva 21 anni e stava rientrando da Guamaggiore dove insieme ad alcuni amici aveva partecipato ad una festa organizzata per l’inaugurazione di un locale. All’uscita di una curva, per cause ancora in via di accertamento, ha perso il controllo dell’auto, una Fiat Panda vecchio modello, sulla quale viaggiava in direzione di Senorbì, il capoluogo della Trexenta, dove abitava insieme ai genitori, il padre Lello e la madre Cristina Lai. Nonostante abbia cercato di arrestare la corsa del mezzo, come dimostrano i segni di frenata sull’asfalto, non c’è riuscito. L’auto è uscita di strada e, a causa dell’urto, il conducente è stata sbalzato fuori dall’abitacolo. Il giovane ha sbattuto rovinosamente il viso sull’asfalto e poi è stato schiacciato dall’auto che, dopo essersi capottata, gli è ricaduta addosso.

Soccorsi vani. È un’altra tragedia della strada quella avvenuta nella notte tra sabato e domenica lungo la provinciale 38 che collega Guamaggiore con Ortacesus. Simone Caria era uno studente, originario di Cagliari che risiedeva a Senorbì. Nell’incidente il ragazzo è morto sul colpo, così come ha certificato il medico del 118 che ha tentato inutilmente di rianimarlo assieme agli altri operatori. Nel terribile impatto il giovane ha riportato ferite gravissime sulle quali non è stato possibile alcun tipo di intervento.

La chiamata. Ad allertare i soccorsi, il 118 e il 115, è stato poco dopo le quattro un’automobilista di passaggio che ha notato l’auto ribaltata ai bordi della strada sopra il corpo del ragazzo. La Panda è stata rimossa dai vigili del fuoco del distaccamento di Sanluri.

Gli amici. Sul posto appena si è sparsa la notizia si sono recate diverse persone, parenti, amici, conoscenti, curiosi. In pochissimo tempo si è formato un vero e proprio capannello che si è ingrossato con il trascorrere dei minuti. Tra i primi ad arrivare il fratello maggiore della vittima, Michele. I rilievi di legge sono stati effettuati dai carabinieri della stazione di Lunamatrona, coordinati dal comandante il maresciallo Carlo Mascia, affiancati dai colleghi del nucleo radiomobile della compagnia di Sanluri. Il corpo della vittima, così come disposto dal magistrato di turno il pm Andrea Schirra, è stato rimosso e consegnato ai familiari.

Le cause. Non si conoscono ancora le cause che hanno provocato la tragedia. Diverse sono le ipotesi. Non si esclude che il ragazzo che forse viaggiava senza avere la cintura allacciata abbia perso il controllo dell’auto a causa di un colpo di sonno o dell’eccessiva velocità. Il corpo della vittima è stato trasportato a Senorbì nell’abitazione dei genitori in via Custoza dove è stata allestita la camera ardente meta sino alla tarda sera di ieri di un mesto e continuo pellegrinaggio. Simone Caria era appassionato di moto cross e di calcio. Giocava nella juniores della polisportiva Senorbì. Ha frequentato l’istituto di istruzione superiore Luigi Einaudi di Senorbì. Stava studiando per presentarsi come privatista a giugno agli esami di maturità. Aspirava a diventare a entrare nella polizia. Ieri in segno di lutto la partita del girone A di promozione Monteponi Iglesias-Senorbì non si è disputata. La tragedia ha provocato grande cordoglio e commozione a Senorbì e a Selegas, il paese della madre della vittima.

Funerali. I funerali saranno celebrati questo pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Santa Barbara a Senorbì. Il rito funebre sarà officiato dal parroco don Nicola Ruggeri. «Simone era una persona solare – dice il sindaco di Senorbì, Adalberto Sanna –. Un bravo ragazzo, educato e sempre disponibile». Gli amici di Simone hanno manifestato su Facebook incredulità e partecipazione al dolore. «Mi mancherà il tuo grande saluto e sorriso» ha scritto un’amica, Leonella.

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