A 15 anni perseguita coetaneo, affidato a una comunità
MURAVERA. Schivo, riservato, impaurito, conscio di non essere in grado di difendersi, per diverso tempo, ha subìto, in silenzio, le angherie, le minacce, le vessazioni, i ricatti, le estorsioni, i...
MURAVERA. Schivo, riservato, impaurito, conscio di non essere in grado di difendersi, per diverso tempo, ha subìto, in silenzio, le angherie, le minacce, le vessazioni, i ricatti, le estorsioni, i soprusi e le prepotenze di un coetaneo, spesso davanti ad altri compagni. Questo pesante stato di cose al ragazzo ha provocato tanta sofferenza e ha influito sul suo comportamento. Ad allarmare i genitori è stato il suo incomprensibile mutismo e un misterioso cambio di umore. Non ha mai risposto alle domande dei genitori che diverse volte lo hanno incalzato e gli hanno chiesto con insistenza le motivazioni della sua metamorfosi.
Finalmente, un giorno, ha deciso di aprire il suo cuore e di confidarsi con la madre che ha ascoltato dapprima con incredulità e poi con rabbia il racconto del suo calvario. La donna lo ha consolato e poi ha informato il marito. Entrambi non ci hanno pensato due volte e assieme al figlio si sono precipitati nella caserma dei carabinieri per presentare denuncia.
I militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di San Vito hanno subito avviato le indagini. Hanno riscontrato la veridicità delle accuse dopo aver sentito diversi compagni dell’istituto che entrambi i ragazzi frequentano. Il responsabile dei vari episodi è un 15enne che alla fine, per disposizione del tribunale dei minori di Cagliari, è stato affidato ad comunità per minori.