La Nuova Sardegna

Grave 23enne, il tritacarne gli maciulla una mano

di Tiziana Simula
Grave 23enne, il tritacarne gli maciulla una mano

Olbia. Il giovane macellaio è stato operato d’urgenza ma rischia l’amputazione

27 aprile 2016
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OLBIA. Il tritacarne gli ha maciullato la mano mentre infilava un pezzo di polpa nel macchinario. Un’operazione che Lucio Sanna, 23 anni di Lodè, macellaio, aveva fatto chissà quante altre volte. Ma ieri è rimasta incastrata in quel maledetto ingranaggio. Stretta in una morsa fortissima che gli ha frantumato le dita e le ossa della mano destra. C’è voluto l’intervento dei vigili del fuoco per tirarla fuori: con una manovra inversa, fatta a mano, sono riusciti a liberare il braccio rimasto intrappolato. Un incidente terribile, accaduto ieri pomeriggio, intorno alle 16.30, nella macelleria del supermercato Md, poco distante dall’aeroporto Costa Smeralda.

Lucio Sanna, dipendente della Frigo service srl, azienda di Nuoro che gestisce le macellerie dei due supermercati Md della città, è stato soccorso da medici del 118 che l’hanno trasportato all’ospedale Giovanni Paolo II con una diagnosi che parla di lesione complessa con frantumazione del tessuto molle e osseo alla mano destra e una parziale amputazione. Il giovane è stato immediatamente portato in sala operatoria e sottoposto a un intervento di chirurgia ortopedica per stabilizzare la lesione, ma non è escluso che possa perdere completamente la mano. Polizia e ispettori dello Spresal dell’Asl 2 (Servizio di prevenzione degli infortuni sul lavoro) hanno avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Che secondo una prima ricostruzione, sembrerebbe causata da un errore del giovane nell’utilizzo del macchinario. La vittima tra l’altro non avrebbe utilizzato l’attrezzo con il quale si pressa la carne una volta che viene inserita nel tritacarne. La mano è quindi finita nei potenti ingranaggi insieme al pezzo di carne che doveva macinare. La polizia ha disposto il blocco temporaneo del macchinario. I rilievi sono stati eseguiti dagli agenti della Scientifica.

L’incidente è accaduto nella macelleria del supermercato, sul retro della struttura commerciale, separata dal punto vendita da una vetrata coperta quasi completamente da pannelli. Pochi clienti che al momento facevano la spesa tra le corsie, si sono accorti del fatto.

Tutto è avvenuto in pochi secondi: il tempo di infilare la carne e di attivare il macchinario che ha dei pulsanti per muovere gli ingranaggi che vanno verso l’alto e verso il basso, per espellere la carne tritata. La mano del macellaio resta incastrata. Stritolata tra le lame. Nonostante il dolore lancinante, lui resta sempre vigile e cosciente, senza mai urlare –, così racconta chi l’ha soccorso –, mentre i vigili del fuoco arrivati di volata, insieme al 118, fanno le manovre per liberargli il braccio.

I colleghi di lavoro danno immediatamente l’allarme, atterriti e impotenti di fronte alla drammatica scena. La squadra dei vigili del fuoco stacca subito la corrente elettrica ed esegue a mano la manovra inversa nel macchinario, riportando quindi in alto gli ingranaggi che avevano risucchiato il braccio del giovane. Subito Lucio Sanna viene caricato sull’ambulanza dai medici del 118 e trasportato con urgenza in ospedale. Intorno alle 18.30 entra in sala operatoria, per la stabilizzazione della gravissima lesione. All’Md di zona aeroporto, arrivano anche gli ispettori dello Spresal e gli uomini del reparto volanti del commissariato di Olbia che controllano il macchinario e raccolgono informazioni dal gestore della macelleria per ricostruire la dinamica dell’incidente.

«Non so come sia accaduto. Mi hanno avvisato e sono subito corso qui, ma l’ambulanza non c’era più», spiega Franco Piga, titolare della Frigo service, azienda che dà lavoro a dodici persone, due delle quali impiegate all’Md di zona aeroporto.

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